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Roma Tpl, è ufficiale: contratto prorogato fino al 1 gennaio 2020

La nuova gara verrà bandita nel luglio del 2018

Ora è ufficiale. Come anticipato ad inizio maggio da Romatoday, il contratto tra Roma Capitale e Roma Tpl per la gestione delle linee bus periferiche, in scadenza alla fine di maggio, verrà prorogato. Nonostante i continui ritardi nel versamento degli stipendi e i numerosi braccio di ferro verbali tra il Campidoglio e il consorzio, l'amministrazione guidata da Virginia Raggi ha deciso di prorogare il contratto di un anno e mezzo, fino al 1 gennaio del 2020. A spiegarlo è l'assessora alla Mobilità, Linda Meleo, prima nel corso di una commissione capitolina in mattinata, poi in una congiunta Mobilità-Bilancio.

La proroga è dovuta, la giustificazione di Meleo, ad "un ritardo tecnico-amministrativo nella costruzione del nuovo bando che ci ha portato a pubblicare il preavviso nel luglio 2017", atto che deve necessariamente essere pubblicato un anno prima del bando di gara vero e proprio, atteso per il luglio del 2018. Sarà tarata su un servizio di 30 milioni di chilometri l'anno. Con la tariffa prevista dal bando di gara di 3,6 euro al chilometro, incrementato sulla base dell'indice Istat, viene fuori la cifra di 123 milioni l'anno" ha aggiunto l'assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti. 

Intanto, nel luglio del 2018, verrà bandita la prossima gara. "In vista del prossimo affidamento tramite gara del servizio di Tpl nelle reti periferiche, che avrà una durata di 8 anni, presentiamo oggi una delibera che contiene il piano pluriennale di spesa 2020-2027" ha spiegato Meleo. "Il totale della spesa sarà di 1,090 miliardi per 136 milioni annui. La nuova gara sarà bandita a luglio 2018".

Il consigliere del Pd Orlando Corsetti chiede le dimissioni dell'assessora. "Dopo aver demonizzato in tutti i modi il regime delle proroghe il M5S decide di protrarre il contratto per un anno e mezzo" scrive in una nota. "Oltre a dimostrare di essere la contraddizione di se stesso il governo capitolino pentastellalto con questa scelta si assume una responsabilità enorme, arrivando a sei giorni dalla scadenza. 

"Con l'ennesimo blitz la maggioranza si appresta a votare la quinta variazione di bilancio in 5 mesi. Ritardi, incompetenza e pasticci che il M5S ha tentato maldestramente di giustificare scaricando le colpe sull'indolenza degli uffici. C'è invece un evidente difetto di programmazione degli investimenti che denota una confusione progettuale di fondo della giunta" attaccano le consigliere del Pd capitolino Valeria Baglio e Ilaria Piccolo. "Approvare i bilanci nei termini previsti dalla legge per poi rifarli di sana pianta, a rate, è assolutamente assurdo". 

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