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Pronto soccorso, code per i posti letto e ambulanze ferme: "Intervenga il prefetto"

A scrivere una lettera a Pecoraro e al presidente Zingaretti la Fp Cgil di Roma e Lazio. Risponde la Regione: "Può favorire la messa a disposizione di posti letto delle strutture private accreditate"

La situazione dei pronto soccorso di Roma e del Lazio finisce sul tavolo del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. A sollecitare un suo intervento la Fp Cgil che ha scritto anche al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Abbiamo chiesto un intervento autorevole del prefetto al fine di trovare soluzioni immediate che prevengano effetti negativi sia sulla cittadinanza che sugli operatori oggi a rischio continuo di aggressione".  Secondo il sindacato "non si può fingere di non vedere un problema che torna ogni anno. Occorre agire tutti per risolverlo” si legge nella missiva. “Medici ed infermieri lavorano al massimo, con turni massacranti, ma il parziale sblocco del turn over che non consente un rinnovo della forza lavoro, e la situazione organizzativa dei servizi ospedalieri e territoriali non sono superabili solo con l'impegno degli operatori" continua il sindacato che venerdì avrà un incontro in Regione sul tema.

LE CASE DELLA SALUTE - Sotto accusa anche le Case della Salute, non utilizzate a pieno per dare risposte a questa emergenza: "I numeri risultano essere drammatici e non accennano a diminuire: in queste ore ci sono, nella Regione, 426 pazienti in attesa di ricovero o trasferimento. E il dettaglio del tipo dei codici degli assistiti mostra che, oltre ai pazienti gravi, ci sono ancora codici bianchi che si rivolgono alle strutture ospedaliere. Il filtro delle Case della salute e del territorio non funziona sempre e non funziona come dovrebbe, le direzioni sanitarie non stanno mettendo in atto tutte le azioni organizzative necessarie".

L'EMERGENZAI numeri riportati nella lettera sono da emergenza: "Da quindici giorni almeno, ogni giorno, ci sono oltre 300 persone parcheggiate sulle barelle a cui il sistema sanitario non riesce a trovare un posto letto. E le ambulanze continuano a restare bloccate in un numero eccessivo. La Regione aveva dato disposizione di attivare posti letto nelle strutture accreditate ma non risulta sia pienamente operativo".

L'INCONTRO IN REGIONE - “Venerdì ci sarà un primo incontro con la Regione Lazio che sarà un importante momento per provare a risolvere questa crisi" il commento del segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. Alla Regione la Cgil proporrà "assunzioni anche per un tempo definito per fronteggiare l'emergenza, modifiche organizzative per fare funzionare meglio i pronto soccorso, l'utilizzo dei posti letto privati e una diversa gestione dell'ingresso, con lo studio di soluzioni per fare avere un ruolo alle case della salute per i pazienti con codici bassi". E in mattinata, venerdì mattina ci sarà un flash mob organizzato dalla Cgil, nell'ambito dell'iniziativa nazionale "Pronto Soccorso ko", davanti al San Camillo.

I NUMERI DEL GIORNO - Intanto anche la prima parte della mattinata della giornata odierna è stata contraddistinta da un alto numero di accessi ai pronto soccorso di Roma: "L'Umberto I resta la 'maglia nera' con 134 accessi, segue il Policlinico Tor Vergata con 113, il Gemelli con 100, il Sant'Eugenio con 90, il Pertini con 85, mentre in miglioramento il San Camillo con 64 accessi". Passi in avanti sulle ambulanze in servizio: "Alle 12.30 ci sono 12 ambulanze ferme, il trend è in miglioramento” ha concluso Di Cola. “Questi dati dimostrano che una migliore organizzazione è possibile, perché se non ci sono ambulanze ferme risparmiano i cittadini. Ricordo, infatti, che quando le ambulanze restano ferme troppo a lungo a un certo punto l'Ares 118 è costretto ad attivare i privati a pagamento".

LA REGIONE - “L’eventuale intervento del Prefetto di Roma, di cui si è parlato in queste ore, può favorire la messa a disposizione di posti letto delle strutture private accreditate al servizio sanitario regionale che, nella riunione di stamani con le rappresentanze della sanità privata hanno dato la massima disponibilità per alleggerire la pressione nei pronto soccorso impegnandosi fino al 31 marzo prossimo” ha dichiarato in una nota il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.  “La situazione delle presenze nei Pronto soccorso della capitale è costante e rilevata giornalmente in 6 orari diversi (alle ore 8.00- 12.00-14.00-18.00-20.00- 22.00). In questo periodo, caratterizzato da un picco influenzale, le punte di presenza variano dalle 1.227 unità rilevate lunedì scorso alle ore 14.00 fino alle 695 rilevate domenica alle ore 8.00 per le 20 strutture sede di Pronto soccorso a Roma. La necessità di ricoveri è costante intorno alle 250 richieste. L’ultimo rilevamento di oggi fa registrare 1.091 presenze complessive e 302 persone in attesa di ricovero. Lì dove si stanno mettendo in atto tutte le misure indicate dalla Regione vi è una situazione di minor stress e pertanto invito le Direzioni generali a proseguire nell’applicazione delle direttive. Per quanto riguarda poi il fermo ambulanze i numeri segnalano un trend in miglioramento”. Conclude la nota: “Stiamo seguendo costantemente l’evolversi della situazione che è comune in tutta Italia per il picco influenzale e ringrazio dell’impegno profuso tutti gli operatori, medici e infermieri che stanno dando una risposta straordinaria in un momento di stress del sistema”.

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