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Metro B1, dopo Jonio altre tre fermate: risoluzione presentata alla Camera

In commissione Trasporti la proposta di tre deputati romani ripesca il progetto del prolungamento della metro B1 in direzione Bufalotta fino al Gra. Il tutto con finanziamenti Cipe

Metro B1 fino a Bufalotta: la partita si riapre. A farlo una risoluzione depositata in commissione Trasporti alla Camera da tre deputati del Pd, due dell'hinterland romano, Andrea Ferro (Tivoli) ed Emiliano Minnucci (Bracciano), e uno di Roma Capitale, l'ex capogruppo in Campidoglio, Umberto Marroni. In particolare si chiede di completare il tracciato della metro B1, il cui capolinea ora si attesta a piazzale Jonio, fino a Bufalotta, a ridosso del Grande raccordo anulare, costruendo così un grande nodo di scambio che consentirebbe di "scaricare" il traffico su gomma che proviene da Roma Nord. 

I FONDI - Il tutto attraverso i fondi del Cipe. Lo schema è molto simile a quello utilizzato per la metro C, con un cofinanziamento Cipe-Roma Capitale-Regione Lazio con quote da definire da parte del Governo in un secondo momento.

LE STAZIONI - Il progetto in essere prevede la realizzazione di tre stazioni "Mosca", "Bufalotta" e infine l'attestamento sul Gra, con la possibilità di realizzare la seconda fermata lavorando "in trincea" cioè con sistemi di escavazione meno invasivi che consentirebbero un consistente risparmio di risorse.

LA STORIA - L'idea di portare la metro B1 (che parte da piazza Bologna) fino a Bufalotta risale al piano regolatore di Veltroni datato 2008 ma si cercò di realizzarla attraverso il project financing, cioè concedendo cubature ai costruttori in cambio dell'opera pubblica, e questo fece naufragare l'ipotesi durante l'amministrazione Alemanno. Adesso i parlamentari Pd impegnano "il Governo" si legge nella risoluzione "a mettere in atto tutte le iniziative di competenza necessarie per procedere al finanziamento, mediante fondi del Cipe, per il completamento della linea B1 fino a Bufalotta-Grande raccordo anulare, così come previsto dal piano regolatore del comune di Roma". 

"UN'OPERA DECISIVA" - A riportare la notizia è l'agenzia Dire che spiega come ci sono buone possibilità di arrivare a un finanziamento del CIPE. I motivi sono diversi: dal fatto che le infrastrutture pubbliche su ferro sono ben viste dal ministero delle Infrastrutture, che tenderà quindi a finanziarle, al fatto che con un finanziamento relativamente oneroso si risolverebbe un problema molto più pesante per la Capitale.  "Sarebbe una grande opera pubblica per Roma" ha spiegato il deputato Pd, Umberto Marroni, all'agenzia Dire "e decisiva per la mobilità, che è uno dei problemi principali della Capitale che il governo si è impegnato a risolvere". 

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