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Rivoluzione all'Umberto I: il Policlinico cambia volto, ristrutturazione da 220 milioni

L'intervento interesserà 728 posti letto su 1485, di cui 576 di degenza ordinaria, 118 di day hospital e 34 di terapia intensiva. La Regione contribuisce con circa 89 milioni

Duecentoventi milioni per ristrutturare 17 edifici su 39. Dopo 17 anni di attesa c'è il via libera per la ristrutturazione del Policlinico Umberto I. La presentazione del progetto è avvenuta oggi in Regione Lazio da parte del governatore Nicola Zingaretti e del dg Domenico Alessio con il rettore de La Sapienza Eugenio Gaudio, il subcommissario alla sanità Giovanni Bissoni, il coordinatore della cabina di regia regionale Alessio D'Amato e la direttrice della programmazione sanitaria Flori Degrassi.

I lavori riguarderanno le aree funzionali,  che saranno rese più omogenee attraverso il riordino delle diverse funzioni; previsto il riordino degli accessi all’area del Policlinico, con la separazione delle tipologie di mezzi per i diversi accessi: sanitari, civili/visitatori, fornitori. Si procederà inoltre sui collegamenti tra le varie aree e strutture, con il completamento della ristrutturazione dei percorsi ipogei e il ripristino completamento di quelli epigei. Tutto questo a totale garanzia del trasporto dei pazienti solo e sempre in area protetta.

Oggetto di ristruttuazione anche i percorsi interni agli edifici. La nuova distribuzione permetterà di ottenere una netta  separazione delle zone destinate alla cura e alla degenza da quelle destinate ai servizi e agli accessi dall’esterno. In questo modo si limitano anche i rischi da infezioni e contaminazioni. La razionalizzazione e la messa a norma degli impianti generali dalla distribuzione dell’energia elettrica alla quella idrica, dalla distribuzione del freddo e del caldo alla rete fognaria.

E ancora: il miglioramento sismico degli edifici oggetto di intervento. La realizzazione di un nuovo DEA, cioè di un dipartimento di emergenza e accettazione, a vocazione altamente tecnologica; un blocco centralizzato di camere operatorie, la cui realizzazione consentirà  di gestire meglio le risorse più rilevanti dell’ospedale; la riattivazione della camera mortuaria, che da anni è relegata fuori dall’area ospedaliera; la realizzazione della nuova farmacia aziendale e della radiologia centralizzata; la messa a norma degli edifici che sono stati  oggetto di prescrizioni da parte dei Vigli del fuoco di Roma.

L'intervento interesserà 728 posti letto su 1485, di cui 576 di degenza ordinaria, 118 di day hospital e 34 di terapia intensiva. Ma essendo la ristrutturazione concepita in accordo con i Piani sanitari, saranno liberati nell'Umberto I aree pari a circa 250 posti letto che saranno utilizzate per attività didattiche e di ricerca.  

Si tratta di un investimento da 220 milioni di euro complessivi, a cui la Regione contribuisce con circa 89 milioni. La ristrutturazione dell’Umberto I fa parte di una grande operazione di edilizia sanitaria avviata nel Lazio. Zingaretti ha definito il progetto "il più grande cantiere dopo la metro C".

"Aspettavamo da almeno 15 anni questo intervento al Policlinico Umberto I, una struttura molto deteriorata, e la follia è che i soldi c'erano – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: grazie alla collaborazione con il ministero della Salute, con il Mef, con l'università e con la direzione del Policlinico, finalmente si parte per ridare ai pazienti e ai lavoratori una struttura degna di una grande Capitale come Roma. Oggi è davvero un giorno importante - ha detto ancora Zingaretti– perché arriviamo a un risultato condiviso, rimettiamo al centro il diritto alla salute della persona”.

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