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Primarie Pd, la militante delusa e le periferie tradite: "Avete vinto, tenetevi la bandiera"

Alla vigilia della sfida finale per la scelta del segretario dal VI il duro sfogo di Alessandra Laterza: "Siete vecchi nei vostri pochi anni, siete vecchi nel modo di far politica, siete vecchi senza storia e questo vi annienterà"

Trecentosessantaquattro giorni dopo la sconfitta elettorale alle elezioni politiche e al culmine di un anno di campagna elettorale il Partito democratico sceglierà domani il suo nuovo segretario. Gazebo per le primarie nei quali militanti e cittadini saranno chiamati a scegliere tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Un anno lunghissimo e brevissimo nello stesso tempo, nel corso del quale non sembra essere cambiato molto nel rapporto con i territori.

Le periferie, nella retorica spesso posizionate al centro dei discorsi, continuano ad essere poi espulse quando si tratta di scelte concrete. Basta scorrere le liste per l'assemblea nazionale, dove nei territori sono stati catapultati, a caccia di posti sicuri, personalità anche illustri, ma per nulla radicate. 

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I malumori sono tanti e c'è chi giura esploderanno a gazebo chiusi. Chi non è riuscito ad aspettare le primarie e la proclamazione del segretario è stata Alessandra Laterza, libraia di Tor Bella Monaca, rappresentante nell'assemblea regionale del Pd e soprattutto storica militante dem. Anche chi non la conosce, semplicemente scorrendo il suo profilo, può accorgersi del suo rapporto d'amore verso il partito. Ecco perché lo sfogo che ha affidato al suo profilo facebook venerdì non è passato inosservato all'interno del partito, ma anche e soprattutto nel territorio. 

"Per la prima volta dopo anni non sarò nei circoli, né nei gazebi nel giorno delle primarie", attacca la Laterza. "In realtà non so neanche se voterò. Avete vinto. Tenetevi la bandiera e le decisioni intorno ad un tavolo, non aggregate, non condividete, ma se toccano un immigrato vi indignate, ma so che spesso è solo facciata, ma “la sinistra” quella vera fa così: quella pura si indigna sui social!".

Lo sfogo, duro, viene poi argomentato facendo emergere le motivazioni: "Dopo anni spesi ad organizzare, a sostenere, a prendermi fango addosso mi accorgo che, non servo a nulla, o meglio questo volete farmi credere. Le persone che gestiscono il Pd del VI municipio hanno dimostrato che non gli interessa dei compagni di partito, tantomeno della missione. Il meglio però lo hanno mostrato i “vertici”, candidandosi in assemblea nazionale, non curandosi affatto delle rappresentanze territoriali", aggiungendo che "il VI per una volta è uguale a tanti altri territori, l’avete fatto in tutti i municipi fregandovene di chi si spertica per tirarne dentro anche uno soltanto".

Il riferimento è alle liste per l'assemblea nazionale che ha lasciato più di un malumore. Segnalazioni arrivano da tanti militanti da vari territori. "C'è gente", racconta a RomaToday un militante sempre del VI municipio, "che nelle elezioni per il segretario regionale appoggiava la mozione Mancini e che ora si ritrova capolista per la mozione Zingaretti che all'epoca appoggiava Astorre. E questa è la situazione meno scandalosa"

Tanta amarezza alla quale Laterza dà voce e sfogo: "La domanda sciocca è ma se non vi frega di uno/a che la pensa come voi,come farete a coinvolgere gli altri? Comprendo che era tutta una farsa soprattutto quegli atteggiamenti pseudo/amicali, ma si sa, chi mente meglio di un politico o di un politico in erba? La politica quella vera non ha bisogno di tutto questo, e forse un giorno lo capirete, la fai solo se non hai interessi e se davvero hai un “pensiero creatore”.

L'affondo finale non sembra lasciare futuro al partito: "Siete vecchi nei vostri pochi anni, siete vecchi nel modo di far politica, siete vecchi senza storia e questo vi annienterà. Le persone da fuori ci osservano e quello che vedono non gli piace, ma noi continuiamo a guardare il dito, infischiandocene di tutto l’universo".

Laterza invita tutti ad andare a votare, nonostante il suo sfogo: "Non date seguito a questo sfogo, perché se lo faccio è perché ho capito che in queste primarie quel che conta è ricollocarsi in ruoli e poltrone. Quello che non hanno capito i politici collaudati è che non ci sono neanche le briciole da spartirvi. Chiedo alle persone del mio municipio di non tenerne conto e vi invito ad andare a votare solo per quello, dimostrate che c’è ancora gente che crede nei principi della sinistra e che sopravvive agli eventi, purtroppo io sono delusa, e stanca delle “passeggiate” ma prima di quelle dei miei compagni di partito, poi, di quelle di Salvini"

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