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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Giovanni / Via di Santo Stefano Rotondo

Al San Giovanni inaugurato un polo oncoematologico: "Un nuovo modello di sanità"

Questa mattina l'inaugurazione con il presidente regionale Zingaretti e il sindaco Marino: "Era dal 1998 che se ne parlava. Oggi è il simbolo della fiducia"

È stato inaugurato questa mattina il Polo oncoematologico dell'ospedale San Giovanni di Roma. Presenti il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e il direttore generale Ilde Coiro. La struttura occupa un'intera ala del presidio Addolorata, su via di Santo Stefano Rotondo, e si sviluppa su quattro piani. Il Polo Oncoematologico è dotato di risorse tecnologiche qualitative di ultima generazione. Tra questi emergono, oltre alla Tomoterapia già in funzione, 2 linac con collimatori multilamellari a 120 lamelle, 1 simul-TC multislice a 16 strati e attrezzature per la brachiterapia. "E' stato un lavoro eccezionale- ha detto Coiro- Il Polo è già in esercizio in ambienti ristrutturati e umanizzati. La razionalizzazione dei processi e il rinnovamento tecnologico consentiranno di dare risposte adeguate ai bisogni assistenziali dei malati oncologici di un vasto territorio della città di Roma grazie al trasferimento dell'Oncologia del Sant'Eugenio presso l'ospedale Addolorata, in attuazione del progetto previsto nel piano di riordino della rete ospedaliera".

I FINANZIAMENTI - L'opera è stata finanziata dalla Regione Lazio, nel 2001, con 25 milioni di euro per le strutture e gli impianti, e con 5 milioni, nel 2007, per la dotazione delle attrezzature. All'interno ospita i reparti di Radioterapia, Oncologia medica ed Ematologia, oltre agli ambulatori e alle degenze.

ZINGARETTI - "L'apertura del Polo di Oncoematologia è la sintesi del male e del bene che c'è in Italia. Male perchè è dal 1998 che se ne parlava e questa struttura ha rischiato di essere la 'Salerno-Reggio Calabria' del Lazio. Bene perché quando tutti collaboriamo, in sei mesi l'abbiamo realizzato” ha detto Zingaretti. "Ora rappresenta il simbolo della fiducia e della speranza che si deve avere quando lo Stato dimostra che vuole cambiare. La sanità del Lazio sta cambiando e stiamo costruendo un nuovo modello, fondato sulla sanità territoriale, quindi ambulatori e Case della Salute, ma anche di grandi Poli di cura ospedalieri che rappresentano l'alta eccellenza. A noi non servono mille ospedali che fanno tutto, ma Poli di cura come questo. E da oggi Roma ne ha uno oncologico di grandissima qualita'' ed e'' un altro segnale che ce la stiamo mettendo tutta per cambiare la sanità”.  

MARINO - “E' un piacere accompagnare Zingaretti qui in un momento importante per la sanità. Avere un posto così è rassicurante per tutto il quadrante Centro-Sud del Paese" ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino. “La Regione ha seguito il percorso migliore, ossia coinvolgere gli operatori di diverse strutture: San Giovanni, Sant'Eugenio e Celio. Questo ha permesso di avere tutte le risorse umane necessarie per far funzionare apparecchiature che letteralmente restituiscono la vita a pazienti con patologie neoplastiche. Vedere attivi qui apparecchi che erano inutilizzati da anni è il segnale di una sanità che vuole rinascere sull'investimento del servizio pubblico". Secondo Marino "è poi importante l'attenzione di medici e infermieri quando c'è una malattia neoplastica, ma sono certo che qui il rapporto umano non mancherà”.

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