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Mafia Capitale, trema il Campidoglio: ecco le accuse ai consiglieri arrestati

Secondo terremoto giudiziario per le istituzioni capitoline e regionali. Tra gli arrestati questa mattina, oltre all'ex assessore alla Casa Ozzimo, quattro consiglieri comunali e uno regionale. Misure cautelari anche per l'ex presidente del X municipio Tassone

È un vero e proprio secondo terremoto giudiziario per le istituzioni capitoline e regionali la nuova ondata di arresti di Mafia Capitale. Un ritorno che ha fatto emergere con ancor più chiarezza la natura bipartisan delle infiltrazioni di stampo mafioso nelle istituzioni delineate dall'inchiesta. Ai nomi già comparsi tra gli indagati di 'Mondo di mezzo 1' se ne aggiungono di nuovi. 

Tra gli esponenti politici arrestati questa mattina dai carabinieri del Ros c'è l'ex assessore alle Politiche sociali, Daniele Ozzimo, che già risultava indagato nella precedente inchiesta, e quattro consiglieri comunali: tre esponenti della maggioranza e uno dell'opposizione. In particolare si tratta dell'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Mirko Coratti, per cui è stata predisposta la custodia cautelare in carcere. Provvedimenti cautelari in carcere anche per Pierpaolo Pedetti (Pd) presidente della commissione Patrimonio, e Massimo Caprari, di Centro Democratico. Ai domiciliari infine il capogruppo del Pdl e vicepresidente dell'Assemblea capitolina Giordano Tredicine. 

Tra i politici destinatari delle misure anche l'ex consigliere comunale poi entrato nella segreteria di Coratti Franco Figurelli e l'ex presidente del X Municipio, Andrea Tassone, del Pd (domiciliari). In Consiglio regionale invece il consigliere di Forza Italia Luca Gramazio. Non solo la politica. Tra gli arrestati anche funzionari del Comune e della Regione. Tra questi, Angelo Scozzafava, ex capo dipartimento delle Politiche Sociali del Comune di Roma.

TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

44 ARRESTI E 21 INDAGATI

Ecco in particolare le accuse mosse agli esponenti politici. 

L'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Mirko Coratti secondo il gip Flavia Costantini che ha firmato l'ordinanza, ha posto “la sua funzione di consigliere comunale e di presidente dell'assemblea comunale al servizio dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi nonché nel porre in essere specifici atti contrari ai doveri del suo ufficio. Per il Gip “consistenti nel: facilitare sul piano politico-istituzionale l'aggiudicazione di gare indette da Ama a soggetti economici del gruppo di Buzzi, tra le altre la gara n. 30/2013 riguardante la raccolta del multimateriale; concorrere alla formazione del consenso politico e istituzionale necessario alla conferma nella qualità di dg di Ama spa, controllata da Roma Capitale, Fiscon, a fronte di una iniziativa dei vertici dell'amministrazione intesa alla sua sostituzione; concorrere alla destinazione di fondi di provenienza regionale al X Municipio".

Secondo il Gip, inoltre, Coratti avrebbe commesso atti per “pilotare la nomina di un nuovo direttore del V Dipartimento”. E ancora. Secondo l'ordinanza Coratti “agiva previo concerto con Carminati e in accordo con Di Ninno, Cerrito e Caldarelli, promesse ed erogazioni continuative di denaro e altre utilità a contenuto patrimoniale , tra le altre: la promessa di 150.000 euro; la somma di 10.000 euro, erogata alla associazione Rigenera; l’assunzione presso la cooperativa 29 Giugno di persona indicata da Coratti”. 

Tra gli esponenti politici arrestati questa mattina anche Pierpaolo Pedetti consigliere comunale del Pd e Massimo Caprari di Centro Democratico. Per il Gip quest'ultimo “nella sua qualità di consigliere dell’Assemblea Capitolina” avrebbe posto “la sua funzione di consigliere comunale al servizio dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi”. Secondo l'ordinanza Caprari  “riceveva da Buzzi promesse ed erogazioni continuative di denaro e altre utilità a contenuto patrimoniale, tra le altre: la promessa di una remunerazione costante, commisurata al valore dei lavori di volta in volta assegnati alle imprese riconducibili a Buzzi”. 

Le contestazioni mosse all'ex assessore capitolino alle Politiche Abitative, Daniele Ozzimo riguardano, come si legge nell'ordinanza del gip, Flavia Costantini, “condotte poste in essere all'interno del suo assessorato, in accordo con Marinelli, appartenente alla sua segreteria e Venditti, presidente della lega delle cooperative Lazio, finalizzate al rinnovo dei servizi per l'emergenza alloggiativa a favore della Eriches”. Continua l'ordinanza “nonché per l'adozione della memoria di Giunta Capitolina del 26.2.14, con cui si fornivano indirizzi amministrativi intesi alla non interruzione dei servizi di emergenza alloggiativa del 2014 (memoria di giunta del febbraio 2014) e per la partecipazione, con la finalità di favorire i soggetti economici riconducibili a Buzzi, alla riunione di giunta in cui si adottava la delibera n. 150 del 22 maggio 2014”. 

Il presidente della commissione capitolina alla Casa, Pierpaolo Pedetti, è invece accusato di “condotte poste in essere nelle qualità indicate, intese a costruire il consenso in sede di Assemblea capitolina al fine di consentire il rinnovo dei servizi per l'emergenza alloggiativa a favore della Eriches a valori sovradimensionati”. Pedetti inoltre viene accusato di aver chiesto “a Buzzi di acquistare un appartamento, intestato a una società a lui riconducibile”. Secondo il Gip il consgiliere avrebbe inoltre promosso in Aula “anche mediante emendamenti, di commissioni e di Giunta deliberazioni intese a garantire consistenti sconti e legittimazioni all'acquisto alle Onlus, tra le quali rientravano le cooperative facenti capo a Buzzi, in sede di dismissione del patrimonio immobiliare del comune di Roma”. 

In concorso con Buzzi, Ozzimo e Pedetti, inoltre “per il compimento di atti contrari ai doveri del loro ufficio”, c'è anche, secondo il gip Costantini, Guido Magrini "nella sua qualità di Direttore del Dipartimento Politiche Sociali della Regione Lazio”. In particolare nel suo caso l'atto contestato è "l'adozione della determinazione n. G05811 con cui veniva destinata a Roma Capitale la somma di Euro 7.182.003,00 per la realizzazione di interventi per il contrasto del disagio abitativo, in violazione dei doveri d'imparzialità della pubblica amministrazione, con riguardo alla tempistica”. 

La contropartita ottenuta da Buzzi “che agiva in accordo con Carminati, Caldarelli, Di Ninno, Nacamulli, Chiaravalle, Bolla, Coltellacci e Garrone nonché in accordo con Venditti, presidente della Lega delle cooperative Lazio” consisteva in "utilità a contenuto economico, consistenti nell'acquisto di 14 appartamenti al prezzo di 3.262.000 euro, dei quali erano erogati 120.000 euro come anticipo e parte del valore residuo (901.000 euro)” in favore “della Società cooperativa deposito locomotive Roma San Lorenzo, con il rappresentante della quale, Dei Giudici, erano legati da rapporti di amicizia e da vincoli di appartenenza politica”. 

A Ozzimo viene anche contestato di avere messo al “servizio di Buzzi la sua funzione” e di avere “posto in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio consistenti: nel partecipare alle delibere consiliari relative ai riconoscimenti del debito fuori bilancio dal 2012 e nel 2014” e nella “creazione del consenso politico e istituzionale” necessario alla loro adozione”. Secondo l'ordinanza inoltre Ozzimo avrebbe proposto “mozioni in seno al Consiglio comunale intese a facilitare la proroga delle convenzioni relative al verde pubblico per le cooperative riconducibili a Buzzi”. E ancora: “Nella partecipazione alla riunione di giunta del luglio 2014, proteggendo la posizione di Fiscon, il cui ruolo era posto in discussione dal sindaco; verso una costante erogazione di utilità a contenuto patrimoniale - comprendente anche un'assunzione nonchè, nel maggio 2013, l'erogazione di 20.000 euro, formalmente qualificati come contributo elettorale, da parte di Buzzi che agiva in accordo con Carminati”.

Come si legge nell'ordinanza, il consigliere regionale di Forza Italia e prima ancora in Aula Giulio Cesare,  Luca Gramazio “pone al servizio dell’organizzazione le sue qualità istituzionali, svolge una funzione di collegamento tra l’organizzazione la politica e le istituzioni, elabora, insieme a Testa, Buzzi e Carminati, le strategie di penetrazione della Pubblica Amministrazione, interviene, direttamente e indirettamente nei diversi settori della Pubblica Amministrazione di interesse dell’associazione”. In qualità di consigliere regionale, si legge nell'ordinanza, Gramazio “riceveva costantemente erogazioni e promesse di utilità a contenuto economico da Buzzi, che agiva di concerto con Carminati e Testa”. Tra le altre: “98.000 euro in contanti in tre tranches ( 50.000-28.000-20.000); 15.000 euro con bonifico per finanziamento al comitato Gramazio; l’assunzione di 10 persone, cui veniva garantito nell’interesse di Gramazio uno stipendio; la promessa di pagamento di un debito per spese di tipografia”. Per Gramazio, sostiene il magistrato, c'è anche "l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'associazione di tipo mafioso”

Giordano Tredicine per il Gip “nella sua qualità di consigliere dell’Assemblea Capitolina” avrebbe posto “la sua funzione di consigliere comunale al servizio dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi”. Si legge nell'ordinanza: “Riceveva da Buzzi promesse ed erogazioni continuative di denaro e altre utilità a contenuto patrimoniale”

In merito all'ex presidente del X municipio, Andrea Tassone, si legge nell'ordinanza: “In concorso tra loro, Carminati, Testa e Buzzi, previo concerto, erogavano a Tassone, Presidente del X municipio, attraverso Solvi, suo intermediario, somme di denaro non inferiori a 30.000 euro per la sua funzione e perché costui ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, in violazione dei doveri d’imparzialità della pubblica amministrazione”. Secondo il gip questi atti consistono “nel rivendicare la competenza del X Municipio in materia di lavori per la pulizia delle spiagge; nel comunicargli notizie e informazioni sulla procedura di selezione del contraente, in relazione all’affidamento diretto da parte del X municipio per i lavori a somma urgenza per indagini sulla stabilità delle alberature stradali e conseguenti interventi di potatura e per i lavori per la pulizia delle spiagge, assegnati, rispettivamente, il 26.5.14 e il 31.7.14”. 

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