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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Dalle palestre popolari agli asili, arrivano i poli civici: ecco la delibera "contro la povertà"

La proposta è stata presentata, alla presenza dell'assessore Danese, a Tor Bella Monaca, che potrebbe diventare il punto di riferimento centrale del progetto

Servizi sanitari a 'bassa soglia', palestre popolari, ristorazione sociale, coworking, asili nido e biblioteche viste come 'piazze polivalenti' della cultura, attività ricreative per anziani. Sono i 'poli civici' contenuti nella proposta di delibera consiliare depositata in Assemblea capitolina dai firmatari Gianluca Peciola, capogruppo Sel, Gemma Azuni (Sel), vicepresidente d'Aula, il presidente della commissione Politiche sociali, Erica Battaglia (Pd), Imma Battaglia e Annamaria Cesaretti, consiglieri Sel e da Svetlana Celli, consigliere della Lista civica Marino. Il provvedimento, nato per contrastare la povertà, è stato presentato ieri a cittadini e associazioni, alla presenza dell'assessore al Sociale di Roma Capitale, Francesca Danese, in via Amico Aspertini, a Tor Bella Monaca, che potrebbe diventare il punto di riferimento centrale dell'intero progetto. Con l'appoggio anche dell'ex dg del San Camillo, Aldo Morrone, ora presidente dell'Istituto mediterraneo di ematologia, anche lui presente alla conferenza stampa.

“Viviamo il territorio e pensiamo di dover sostenere le tante esperienze sempre più informali disseminate all'interno della città, organizzando meccanismi di mutuo aiuto dove non arrivano le reti ufficiali e supportando chi interviene 'dal basso'" ha spiegato Peciola, primo firmatario della delibera. "Questo è il senso dei poli civici: la riscoperta e la valorizzazione delle esperienze virtuose e questo istituto può essere il punto di riferimento, perché Medicina solidale è in quel limbo tra l'informale e l'ufficiale ma si prende cura delle persone in maniera concreta senza alcuna distinzione. Contiamo di portare in Aula il prima possibile, subito dopo il bilancio, perché dobbiamo fare tutti gli sforzi per rispondere e fare coesione sociale in una citta' in difficoltà".

"Abbiamo deciso di organizzare questa conferenza stampa non in Campidoglio ma qui, su un territorio di periferia che ha problematiche come molti altri, per portare i momenti istituzionali fuori dal Centro" ha detto Celli, sottolineando che "questa è l'alternativa di un sistema che oltre la solidarietà può produrre, creare posti di lavoro e ridare dignità alle persone. Le esigenze territori vanno ascoltate di più, noi possiamo, dobbiamo e vogliamo modificare i sistemi esistenti attraverso una partecipazione vera della città".

I poli civici, ha aggiunto Erica Battaglia, "tentano dare risposta a un impoverimento economico, sanitario e sociale che i cittadini di Roma stanno vivendo da alcuni anni. Si poteva rispondere con piccoli voucher dando magari 200 euro a ognuno, e invece stiamo dando vita a un'azione di respiro molto più grande mettendo in campo nuovi strumenti che possano generare mutualismo e arricchimento delle periferie, che sono le parole chiave del provvedimento e della nostra azione".

"Pur se in un momento di tagli, difficoltà economiche e esigenze del piano di rientro, Roma vuole ripensare e sperimentare insieme alla città un nuovo welfare che sappia raccogliere le indicazione associazioni delle associazioni e dei territori" ha commentato Cesaretti. Spiegando che "non si tratta di assistenzialismo, ma dell'individuazione di nuovi percorsi, anche lavorativi".

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