Multa a casa ai clienti delle prostitute? "Non si può fare, viola il codice della strada"

"Le dichiarazioni del gabinetto del sindaco sono scontertanti". Sulla bozza del regolamento di polizia urbana, e sulle misure anti prostituzione da mettere in campo, arriva a stretto giro il commento, durissimo, dei sindacati. "Le parole della dottoressa Matarazzo (vicecapo gabinetto del sindaco, ndr) sono anacronistiche, moralizzatrici e violano i più elementari principi del codice della strada". 

Ricapitoliamo: combattere la prostituzione multando i clienti con sanzioni di 500 euro, che arriveranno a casa. E' quanto anticipato ieri dalla Matarazzo, ospite di 24 Mattino su Radio 24: "La multa arriverà a casa così le mogli saranno ben liete di riceverla. Cosa ci sarà scritto? Ci sarà l'indicazione della sanzione, magari sarà semplicemente una violazione del codice della strada per chi effettua manovre di avvicinamento. Però è difficile spiegare alla moglie perchè ci si trovava alle 2 di notte sulla Salaria".  

Già, ma a detta dei sindacati non, al di là delle valutazioni di merito, non è una soluzione applicabile. "E' obbligo dell'agente accertatore, contestare e verbalizzare la violazione amministrativa nell immediatezza del fatto" spiega Sergio Fabrizi, R.S.U. del Comune di Roma eletto nelle liste UGL "non si vede pertanto il motivo per cui dette contravvenzioni dovrebbero arrivare a casa, oltretutto un comportamento come quello legato alla prostituzione deve essere per forza accertato in flagranza non si vede pertanto il motivo per cui non si dovrebbe procedere alla contestazione immediata al contravventore" conclude Fabrizi. 

"Forse al gabinetto del sindaco confidano piu sulle 'mogli' che nella capacitá dell'ente di far rispettare le proprie ordinanze" ironizzano "ecco il perchè di strampalate dichiarazioni che più che da un organo istituzionale di una capitale europea sembrano provenire da un capo religioso di uno stato confessionale".