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Riapre la Piramide Cestia dopo il restauro giapponese: "Giorno di festa per Roma"

Un intervento concluso lo scorso dicembre, dopo 327 giorni di lavori finanziati dal mecenato giapponese Yuzo Yagi. Il monumento augusteo riapre, splendente e con un nuovo percorso interni tra inediti affreschi

Taglio del nastro internazionale per la Piramide Cestia, riaperta dopo il restauro firmato dal mecenate giapponese Yuzo Yagi. Due milioni di euro donati tra il 2010 e il 2013 dal gruppo Yagi Tsusho Limited, che distribuisce nel paese del Sol Levante brand importanti della moda, da Armani a Ralph Laurent. Un omaggio nel segno di "generosità e filantropia" che il sindaco Marino applaude soddisfatto.

"E' un giorno di felicità e festa per Roma, la città deve ringraziare il gesto così generoso di Yuzo Yagi" ha dichiarato il primo cittadino, presente all'inaugurazione insieme all'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli, al sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, al sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova e all'ambasciatore del Giappone Kazuyoshi Umemoto. "Yagi ha voluto legare il suo nome al restauro di un monumento dell'umanità - ha ricordato il sindaco - c'e un'assonanza tra la sua generosità e il suo percorso di vita legato all'Italia e al mondo della moda". 

OBIETTIVI RAGGIUNTI - Un intervento concluso lo scorso dicembre, dopo 327 giorni di lavori partiti a novembre 2012. Cinque gli obiettivi raggiunti con il cantiere. E' stato ultimato l'ingresso senza barriere architettoniche verso porta San Paolo, sono stati acquisiti dati scientifici inediti sulle metodologie di restauro, sui prodotti e sullo stato di conservazione delle pareti lapidee. 

I rilievi hanno prodotto materiali inediti sullo stato fisico e archeologico della Piramide, oltre all'aggiornamento e approfondimento di temi storici e documentari sull'antico monumento. E' poi in via di pubblicazione una monografia scientifica sulla Piramide di Caio Cestio, la sua storia e i restauri.

A disposizione dei visitatori anche un nuovo percorso inedito all'interno del monumento. "Per tanti anni è stato quasi impossibile riuscire a capire che cosa c'era dentro" ha commentato l'assessore Marinelli. "Ora si riesce a fare un percorso e a vedere anche alcuni affreschi affreschi - ha spiegato - un altro pezzo della città restituito ai romani".  

FONDI PRIVATI PER I GIOIELLI DI ROMA - E l'antico monumento augusteo, dalla forte valenza simbolica, amatissimo e ritratto nelle immagini di Roma di tutti i tempi, non è il solo ad aver beneficiato di mecenatismo e filantropia. Il sindaco ci tiene a ricordarlo.

"Due settimane fa abbiamo ricevuto una donazione di due milioni di euro dal signor Usmanov per il restauro della fontana davanti al Quirinale, della sala degli Orazi e Curiazi e per l'anastilosi, una tecnica che ci consentirà di rimettere in piedi sette colonne del Foro di Traiano, addirittura su due livelli, un'opera mai tentata prima dagli archeologi". 

PEDONALIZZAZIONE - Al vaglio dell'amministrazione anche un progetto di pedonalizzazione di via Raffaele Persichetti, sede dell'ingresso orientale alla Piramide. 

"E' sicuramente una questione che stiamo prendendo in considerazione - ha spiegato il sindaco - vi rendete conto che è un nodo importante per la città, quindi va valutato dal punto di vista logistico e ovviamente anche con gli abitanti e con i cittadini".

La stessa Soprintendenza archeologica di Roma, con il soprintendente Francesco Prosperetti e l'architetto Maria Grazia Filetici, responsabile del restauro, ha accennato alla proposta di "chiudere al traffico la strada, almeno per rendere più sicuro l'attraversamento".

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