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Pillola del giorno dopo: i radicali scrivono a Marrazzo

Il segretario della sezione romana, Demetrio Bacaro scrive: “Vogliamo sapere cosa è stato fatto in questi mesi per risolvere lo scandalo della mancata prescrizione della pillola del giorno dopo, nei week end e nei giorni festivi”

Ad agosto 2008 fece scalpore un'indagine dei radicali di Roma che metteva in evidenza le difficoltà ad avere la prescrizione della pillola del giorno dopo nei presidi e negli ospedali romani.

Sono passati 5 mesi da quell'indagine e i radicali romani, nella persona del proprio segretario, Demetrio Bacaro, hanno deciso di scrivere una lettera al Governatore della Regione Lazio On Piero Marrazzo e a tutti i Direttori Sanitari degli Ospedali pubblici o convenzionati della città, per conoscere cosa fosse stato fatto in questi mesi per risolvere quello che i radicali stessi definiscono “uno scandalo”.

“Come abbiamo dimostrato con la nostra indagine di agosto 2008”, spiega Bacaro “nei presidi di urgenza dei nosocomi romani poter avere la prescrizione di questo farmaco contraccettivo di urgenza è una e vera propria roulette. Purtroppo frequentissimi sono infatti i casi di mancata prescrizione del farmaco, da parte dei sanitari, che si appellano in modo improprio alla obiezione di coscienza, non evocabile in caso di contraccezione, ma solo di pratiche abortive”.

Già alla presentazione dell'indagine  i radicali chiesero un intervento del Governatore, senza ricevere una risposta in merito. Ecco perché ora i radicali tornano a chiedere “cosa si è fatto per garantire la presenza nelle ore notturne di un’adeguata copertura del servizio? Come si pensa di dirimere la questione del fallace appello alla obiezione?”.

I radicali promettono che “in caso di mancata risposta, ricorreremo al Difensore Civico regionale, organo statutariamente preposto alla tutela in seconda istanza dei cittadini, nei confronti delle inefficienze o negligenze dell’Amministrazione”.
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