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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Piano Nomadi, le critiche di S.Egidio: “Triste gioco ai danni dei Rom”

Duro affondo della comunità cattolica capitolina su quanto accaduto tra ieri e oggi a Salone e al Casilino 900: “Quanto accaduto è un triste gioco dell'oca, per dare condizioni di vita degne ad alcuni, si rende la vita impossibile ad altri”

Ieri lo spostamento di 129 nomadi dal Campo di via di Salone al Cara di Castelnuovo di Porto. Oggi i primi sgomberi dello storico Casilino 900. La comunità di Sant'Egidio ha deciso di prendere posizione su quanto accaduto in queste ore. L'ha fatto con una nota durissima, in cui attacca la politica contro i rom del Comune di Roma e in cui manifesta i propri timori per quanto sta accadendo.

Il passaggio più duro è quello che definisce questa situazione come “un triste gioco dell'oca ai danni dei Rom. Temiamo che per dare condizioni di vita degne ad alcuni, si rende la vita impossibile ad altri". La nota serve alla Comunità di Sant'Egidio per spiegare l'uscita dal tavolo organizzato dal Comune di Roma sull'emergenza Rom.

Sgombero rom via di Salone

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“L'assoluta non considerazione per lungo tempo di una serie di proposte sul Piano Nomadi fatte dalla Comunità e frutto di un'esperienza di più di trenta anni a fianco dei Rom della capitale, fa mancare i presupposti di un dialogo con il Commissario straordinario per l'emergenza nomadi, prefetto Pecoraro, e il Comune di Roma che ne è il soggetto attuatore", si spiega nella nota dove la Comunità esprime "seria preoccupazione per come si sta attuando il piano nomadi a Roma".

La Comunità denuncia anche quanto accaduto ieri a Salone, dove i nomadi sarebbero stati trasferiti contro la loro volontà e minacciati. “Al contrario di ciò che è stato affermato dal Prefetto, il trasferimento al Centro di Accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto non è avvenuto in accordo con i Rom, i quali sono stati minacciati di esecuzione forzata, tanto che hanno fatto ricorso ai loro avvocati", si precisa nella nota.

“La Comunità di Sant'Egidio è convinta che la vera integrazione passi per il rispetto dei bambini e la loro educazione. Si segnala inoltre che il trasferimento al CARA fa passare i Rom, che nel campo pagavano le utenze e il loro sostentamento, a totale carico dello Stato. Dei 128 Rom di Salone che si vogliono inviare al CARA 74 sono bambini nati in Italia".
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