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Casa, Raggi ai costruttori: "Presto un piano per superare il disagio abitativo"

La sindaca nel corso dell'assemblea annuale dell'Acer

Arriverà presto in Assemblea Capitolina un 'Piano di azione per superare il disagio abitativo'. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in occasione dell'assemblea annuale dell'Acer, l'Associazione dei costruttori edili romani. L'obiettivo, ha spiegato, è quello "di potenziare lo scorrimento delle graduatorie Erp, ma anche di individuare nuovi strumenti per dare una risposta alle famiglie che non possono permettersi di accedere al libero mercato immobiliare. Chiediamo allo Stato di mettere a disposizione dei Comuni parte del suo immenso patrimonio e di stanziare le risorse per il recupero di questi immobili così da creare nuove opportunità per le imprese romane". 

Poi ha parlato dei Piani di zona: "Stiamo lavorando per ripristinare la legalità verificando tutte le situazioni su cui in passato l'Amministrazione non ha vigilato, anche mediante la Commissione di indagine consiliare creata ad hoc. Allo stesso tempo stiamo effettuando una ricognizione nei Piani di Zona per individuare eventuali operatori non più attivi e quelli invece ancora interessati al completamento degli stessi piani. Dobbiamo capire in che modo portarli a termine individuando le migliori modalita' per realizzare i servizi e le infrastrutture oggi mancanti". 

"La non attuazione di molti comparti nei Piani di Zona" ha concluso "ha causato situazioni di forte disagio per i cittadini che sono già andati ad abitare in alcune zone in cui mancano i servizi. Per questo al tavolo con il Mise portiamo la proposta dell'istituzione di un fondo rotativo che riconsegni alla Amministrazione il potere di realizzare le infrastrutture necessarie, alimentandosi con gli oneri urbanistici dovuti dai costruttori". 

Una replica, quella della sindaca, alle dichiarazioni del presidente dell'Acer, Nicolò Rebecchini, espresse durante la relazione che ha aperto l'assemblea annuale 2017 dell'associazione dei costruttori romani in corso all'Auditorium: "La nostra città è, purtroppo, ancora in una situazione di forte disagio abitativo. Le cause vengono da lontano. La prima, l'abbandono da oltre venti anni di politiche nazionali di sostegno all'abitazione per i cittadini più deboli, non sostituite da adeguate e sinergiche azioni da parte della Regione e degli enti locali. La seconda, un PRG che non ha previsto sostanzialmente il soddisfacimento delle esigenze abitative delle classi sociali più deboli. Le risorse già messe in campo dalla Regione Lazio e non ancora utilizzate possono essere il primo passo per considerare nuove iniziative di housing sociale, ad esempio completando i piani gia' urbanizzati". 

Poi spiega: "La programmazione dovà necessariamente prevedere l'utilizzo del patrimonio pubblico disponibile, in termini di aree e fabbricati, utilizzando al meglio gli strumenti che il quadro normativo mette oggi a disposizione. Per non parlare della legge sulla rigenerazione che consentirebbe anche alla proprietà pubblica di avere una premialità, in termini volumetrici, per aumentare l'offerta alloggiativa all'interno dello stesso sedime". 

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