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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Divino Amore: "La Polverini dice addio firmando l'ultimo scempio"

Il 15 febbraio, durante la seduta di fine mandato, l'ex governatrice avrebbe firmato per mezzo milioni di metri cubi di cemento da colare sulla campagna del Divino Amore. La denuncia è di Luigi Nieri (Sel)

L'ultima occasione, per qualcuno, di mettere il marchio a uno "scempio". Cinque giorni fa, il 15 febbraio, si è svolta la seduta di fine mandato per la giunta Polverini e l'ex governatrice avrebbe firmato per mezzo milioni di metri cubi di cemento da colare sulla campagna del Divino Amore.

La denuncia arriva da dall'ex consigliere e candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco Luigi Nieri, di Sel. "Ecco ultimo scempio della giunta Polverini" afferma "intervenga il ministero dei Beni Culturale per bloccare questa operazione".

Il piano che porterà la firma dell'ex presidentessa è il cosiddetto "Piano integrato Divino Amore" che, in poche parole, autorizzerebbe "la variante che permetterà una nuova edificazione di 480.000 metri cubi (380.000 destinati a edifici residenziali e 100.000 per la realizzazione di un centro commerciale) in un'area pregiata".

"Si tratta" continua Nieri "di una zona nella quale era previsto l'ampliamento del Parco dell'Appia Antica, richiesto dallo stesso Ente Parco nel Piano di Assetto e mai portato in Consiglio regionale dalla Polverini. Per salvaguardare quest'area di straordinario valore ambientale, ho presentato, ad inizio legislatura, un'apposita proposta di legge, mai presa in considerazione dal Consiglio e mai discussa neanche in Commissione. Per assecondare la richiesta dei costruttori di edificare questi ettari pregiati, che permetterebbe di unire il Parco dell'Appia Antica a quello dei Castelli, si è deciso di non sottoporre la variante del piano regolatore alla verifica di salvaguardia ambientale, malgrado si tratti di un intervento fortemente invasivo. Si è deciso inoltre di non rispettare neanche la legge regionale 38 del 1998, che prevede l'approvazione di simili varianti da parte della Provincia".

Anzi. "La Regione al contrario, ha ritenuto compatibile il progetto con il Piano Territoriale Provinciale Generale che, in realtà, prevede per questa area un ambito "Area sistema ambientale  tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche, costruzione della Rete ecologica provinciale  Territorio Agricolo Tutelato". "Territorio" aggiunge Nieri "che dopo questo intervento non sarà più né agricolo, né tutelato".

Insomma, a detta di Nieri non si può che definire "un atto gravissimo". "Come per il Piano Casa chiederemo al Ministero dei Beni Culturali di bloccare questo scempio e chiediamo al prossimo Presidente della Regione di revocare questo atto, altrimenti lo impugneremo davanti al Tar".

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