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Piano Casa, si infiamma il dibattito

Ecodem: "Gravissimo ed Inaccettabile Voto Consiglieri Pd". Preoccupato, anche l'Istituto Nazionale di Urbanistica.

Il Piano Casa ancora non è ufficiale ma già infiamma la discussione, politica e non. L'Istituto Nazionale di Urbanistica (sezione Lazio) lancia l'allarme ricordando che, "sotto la dizione di Piano Casa, c'è una deroga generalizzata, promossa dallo Stato e dalle Regioni, ai piani urbanistici comunali. Una sorta di sospensione emergenziale dei poteri di governo del territorio, attribuiti costituzionalmente ai Comuni, in aperto contrasto con il principio di sussidiarietà. Tale sospensione nel primo piano casa del 2009 durava 2 anni ed era motivata con l'urgenza del rilancio economico".

Il piano casa della Regione Lazio, commenta l'Inu, "amplia gli obiettivi, già presenti nella precedente legge 21/09, di riqualificazione ambientale e delle periferie, ma li affida a progetti edilizi in deroga ai piani, autocertificati da un tecnico privato. Ammette cambi di destinazione d'uso delle aree produttive, prevede demolizioni e ricostruzioni nelle zone storiche, consente interventi di sostituzione edilizia ed ampliamento nei parchi e nelle aree di pregio. In altre parole produce nuove rendite a vantaggio dei pochi che riusciranno a salire sul treno della deroga". L'unica aspetto positivo, secondo l'Inu, sarebbe l'estensione a tutto il Lazio della riserva "perequativa per l'edilizia sociale sul 20% delle aree private di trasformazione urbanistica, come già stabilito dal PRG di Roma".

I senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, e Marco Ciarafoni, coordinatore ecodem del Lazio polemizzano con altri membri del Pd: "L'emendamento presentato da Marco Di Stefano e alcuni altri consiglieri del Pd che dà il via libera ad una sanatoria per le ville a schiera e i garage è una scelta gravissima e inaccettabile, che contraddice la posizione del Pd contraria ad ogni condono edilizio più o meno mascherato. Il Lazio come molte regioni italiane ha già pagato prezzi pesanti ad una cementificazione incontrollata del territorio che ha prodotto danni all'ambiente e non ha portato alcun beneficio economico. Insistere su questa strada - concludono - significa anteporre l'interesse privato di pochi speculatori all'interesse generale: il contrario di ciò che deve essere la politica del Partito democratico".

 

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