rotate-mobile
Politica

Piani di zona, inquilini in Campidoglio: "La Giunta non risponde, Raggi ci incontri"

Asia Usb: "Vogliamo l'applicazione della legge"

Anche Liliana, 81 anni, ha deciso di salire gradini del Campidoglio insieme ad un gruppo di inquilini dei piani di zona. Come raccontato da Romatoday all'inizio di ottobre, la cooperativa che ha realizzato l'alloggio in cui vive, a Osteria del Curato, dopo aver incassato per anni affitti più alti del dovuto, ha dichiarato il fallimento e il contratto non è stato rinnovato. È scaduto il 31 ottobre scorso. "Alla fine di ottobre avevamo festeggiato: il Comune aveva annunciato di aver avviato l'iter di revoca ma non abbiamo più saputo nulla. Siamo rimasti sospesi, con i contratti scaduti". Il timore, aggiunge Ombretta, "è che da un momento all'altro il commissario liquidatore possa procedere con la vendita degli alloggi". 

Insieme a loro, a sollecitare l'intervento del comune, una trentina di inquilini di diversi piani di zona della città. Da Castelverde a Castel Giubileo, passando per Spinaceto e Ponte Galeria. Tutti quartieri realizzati da cooperative che, numerosi i casi emersi, hanno ricevuto finanziamenti pubblici per la costruzione degli alloggi e non li hanno sottratti ai prezzi richiesti per gli affitti o per la vendita agli inquilini. Annullando di fatto la finalità del contributo pubblico. 

Una nutrita delegazione si è data appuntamento questa mattina in piazza del Campidoglio insieme ad Asia Usb, il sindacato che da anni difende gli inquilini di questi quartieri di edilizia agevolata, per chiedere "un incontro alla sindaca Virginia Raggi volto a capire come l'amministrazione capitolina vuole fermare questa truffa e quali sono i motivi che impediscono l'applicazione della legge". Una richiesta che una delegazione di inquilini ha ribadito anche ad alcuni rappresentanti della presidenza dell'Aula Giulio Cesare che li hanno ricevuti a Palazzo Senatorio. 

Proprio oggi si è diffusa la notizia della chiusura delle indagini per altri due filoni di inchiesta che ha visto coinvolte altre due cooperative e, ancora una volta, alcuni ex funzionari comunali. Intorno a mezzogiorno viene srotolato uno striscione con stampata una catena. "Quella che ci lega a un destino comune". Nell'elenco delle richieste: "Revoca delle concessioni; applicazione delle sanzioni; blocco degli sfratti". 

Dietro allo striscione ognuno degli inquilini solleva un cartello con una domanda relativa ad ognuno dei quartieri di appartenenza. C'è Ponte Galeria: "Dopo 15 anni la truffa continua" spiega Daniele che nei mesi scorsi ha raccontato la sua storia in un video. "Il prezzo per l'acquisto delle nostre case è equivalente a quello di mercato e ora non possiamo far altro che aspettare che le indagini della magistratura facciano il loro corso. Se il comune non interviene, però, presto potrebbero iniziare gli sfratti". A protestare anche gli inquilini del piano di zona Castelverde. Anche loro avevano esultato quando, nel giugno scorso, il Consiglio comunale aveva approvato la delibera di annullamento del diritto di superficie alla società costruttrice. "Il percorso di acquisizione al patrimonio, però, non si è ancora concluso e noi rischiamo ancora di finire per strada. Senza considerare che molte delle opere di urbanizzazione del quartiere non sono state ancora realizzate e fino a che non verrà fatta chiarezza tutto resta fermo". 

E ancora: Castel Giubileo dove decine di famiglie sotto sotto sfratto. Lo scorso 8 febbraio il dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica ha notificato alla società costruttrice, e per conoscenza ai rappresentanti istituzionali competenti e alla Procura, di aver avviato un provvedimento di verifica dei canoni di locazione, per "una eventuale nuova determinazione e applicazione delle sanzioni previste" dalla convenzione, si legge nel documento. La storia era finita su Romatoday il 13 novembre scorso. "Partono le verifiche, ma gli sfratti vanno avanti e sono in molti ad aver già dovuto lasciare l'appartamento" denuncia Antonella. "Il prossimo aprile molti di noi hanno i contratti in scadenza e per il rinnovo ci verrà richiesto un prezzo di mercato: se il comune non mette mano a questa situazione gli sfratti aumenteranno". 

In piazza anche Spinaceto 2, quartiere realizzato da diverse cooperative, due delle quali finite nel mirino delle indagini. "L'assessore Montuori nei mesi scorsi ha notificato l'avvio della procedura di revoca ma gli sfratti decisi dal commissario liquidatore non si fermano". Sul caso l'avvocato difensore di molti degli inquilini, Vincenzo Perticaro, ha inviato una diffida alla sindaca Virginia Raggi per chiedere di rideterminare il prezzi massimi di cessione che il Comune aveva già abbassato tra il 2013 e il 2015 con procedimenti in autotutela. "La Procura sostiene che mancano i piani finanziari, le certificazioni e le autorizzazioni a quelle migliorie che hanno fatto lievitare i prezzi massimi di cessione. Come ha fatto il Comune a stabilire i nuovi importi?" spiega l'avvocato. "Sto preparando lo stesso esposto per tutti i piani di zona per cui sono state chiuse o sono in chiusura le indagini della magistratura" ha spiegato a Romatoday. 

Intanto dall'assessorato assicurano che a Osteria del Curato non ci sarà nessuno sfratto. Secondo quanto appreso da Romatoday, stanno continuando anche le verifiche sulla situazione di Spinaceto 2 e Ponte Galeria mentre per Castelverde la trascrizione dovrebbe essere imminente. 

Asia Usb però attacca: "Nonostante le indagini della magistratura proseguono, il comune continua ad essere assente e la regione latitante" denuncia Angelo Fascetti. "Non capiamo quali sono i motivi che impediscono l'applicazione della legge". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piani di zona, inquilini in Campidoglio: "La Giunta non risponde, Raggi ci incontri"

RomaToday è in caricamento