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Piani di zona, revoche a metà: "Diffidiamo il Comune per le mancate acquisizioni"

Asia Usb ha inviato una diffida al Comune di Roma

Si è presentato l'ufficiale giudiziario per gli sfratti, nonostante, ormai mesi fa, il Comune avesse avviato il procedimento di revoca della convenzione che concedeva il diritto di superficie ai costruttori. Incassato il triplice risultato sui piani di zona Osteria del Curato, Spinaceto e Pisana-Vignaccia, nei quartieri di edilizia agevolata della Capitale realizzati in parte con fondi pubblici, destinati a specifiche categorie sociali, non si abbassa la guardia. Asia Usb ha inoltrato al Comune una diffida a 'ufficializzare' il passaggio di proprietà delle case dei quartieri oggetto di revoca perché, come denuncia il sindacato degli inquilini, la decadenza delle convenzioni in base alle quali i costruttori hanno potuto costruire su terreni di proprietà comunale non basta a cancellare definitivamente gli sfratti. 

"Ieri nel piano di zona di Tor Vergata, dove il procedimento di revoca è già stato portato a compimento, per otto famiglie si è presentato l'ufficiale giudiziario che ha rimandato gli sfratti all'11 aprile" ha raccontato a Romatoday Angelo Fascetti. Non solo. "A Castelverde, dove qualche settimana fa è accaduta la medesima scena, ben tre famiglie sfrattate ingiustamente attendono di poter rientrare in possesso dei propri appartamenti. Cosa che non può accadere fino a che non cerrà trascritta dagli uffici la piena acquisizione degli alloggi al patrimonio capitolino". 

Nella diffida, stilata dall'avvocato Vincenzo Perticaro, si fa riferimento alla delibera assembleare del 21 giugno del 2017 (la n. 39/2017). Il provvedimento prevedeva di annullare la precedente delibera del 1998 che sanciva il trasferimento del diritto di superficie al costruttore e di 'girarlo' alle "singole porzioni immobiliari". Infine di "acquisire" tali alloggi "al patrimonio capitolino". La pubblica amministrazione, si legge ancora nel documento, "a distanza di mesi non ha ancora provveduto a concludere l'iter di trascrizione del provvedimento di risoluzione". 

"Con questa diffida denunciamo un atteggiamento ostruzionistico a concludere la vicenda dei piani di zona da parte degli uffici competenti" afferma Angelo Fascetti. "Il tutto, nonostante sia previsto dal disciplinare. Si tratta anche di una diffida preventiva verso quelle tre nuove revoche avviate giovedì scorso che dovrebbero arrivare a compimento entro i prossimi 60 giorni". 

A specifica domanda, nel corso di un'intervista di Romatoday pubblicata il 16 ottobre scorso, l'assessore Luca Montuori ha risposto: "C'è un problema nell'acquisizione al patrimonio di Roma Capitale. Stiamo cercando di definire la procedura con gli uffici preposti. Abbiamo individuato alcune modalità e siamo in attesa che ci vengano fornite le giuste garanzie". 

Come si apprende da una lettera inoltrata il 23 ottobre scorso dalla deputata Roberta Lombardi, candidata alla presidenza del Lazio per il Movimento cinque stelle, "gli uffici del Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale hanno inviato formale richiesta di trascrizione al Conservatore del registro immobiliare di Roma" il 18 maggio scorso. Nel documento, inviato al Conservatore dei Registri Immobiliari di Roma, alla Procura, alla Prefettura, al Ministero dell'Intero, alla Questura, alla sindaca Virginia Raggi e ad assessori e dipartimenti competenti, la deputata chiede di dare seguito a tale trascrizione. "Per il 23 ottobre 2017 è in programma lo sfratto esecutivo di otto immobili del piano di zona D3 a Tor Vergata, a causa dell'inerzia del Conservatore del registro immobiliare di Roma" scrive.  

"Appurata la violazione dei prezzi massimi di cessone, in data 3 aprile 2017, l'amministrazione capitolina ha finalmente applicato la procedura sanzionatoria prevista dalla convenzione medesima, deliberando la riacquisizione al patrimonio pubblico degli alloggi in oggetto e la riassegnazone in diritto di superficie ai soggetti originariamente prenotatari degli stessi". La "richiesta formale di trascrizione", spiega ancora, è partita il 18 maggio. "Tuttavia, alla data odierna risulta la Conservatoria Immobiliare non abbia ancora proceduto alla trascrizione suddetta, determinando un grave pericolo per le famiglie oggetto di sfratto esecutivo". Da qui la richiesta: "Dare massima priorità ed immediato ordine a procedere alla trascrizione". 

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