Caso velletri: Frongia (Lisiapp): “Si accertino subito verità e responsabilità”
Caso velletri: Frongia (Lisiapp): “Si accertino subito verità e responsabilità”
"Il Libero sindacato Appartenenti alla Polizia Penitenziaria chiede che si faccia luce senza infangare un istituzione sana come la polizia penitenziaria”.
"L'accertamento della verita' e delle eventuali responsabilita' sul caso di Velletri non puo' e non deve trasformarsi in terreno di aggressione all’intero corpo di polizia penitenziaria". Lo afferma in una nota il Segretario Generale aggiunto del Lisiapp Dr. Luca Frongia , sottolineando: "Confidiamo pienamente nell'operato degli inquirenti, a cui spetta indagare ed accertare rapidamente i fatti per garantire la legalità dei fatti e la chiarezza su una vicenda che colpisce la coscienza collettiva e solleva inquietanti interrogativi".
Riteniamo sia giusto ed opportuno -continua Frongia- guardare con altrettanto rispetto e riconoscenza agli operatori della Polizia Penitenziaria che non dimentichiamo ogni giorno sopportano reiterate aggressioni e tentativi di evasione, continuando comunque a garantire il proprio difficile lavoro in condizioni di estremo disagio operativo e personale in strutture che, a fronte dei circa 45.000 posti regolamentari ne contengono ben oltre i 68.000. Auspichiamo, sottolinea il Segr. Gen. aggiunto del Libero Sindacato Appartenenti alla Polizia Penitenziaria, si possa presto iniziare un’intervento di ammodernamento delle strutture penitenziarie vecchie e obsolete, investimenti per rinnovare i mezzi e gli strumenti in uso alla Polizia Penitenziaria". "Occorrono -continua- almeno 6.000 nuove assunzioni, tante quante sono le unita' di Polizia Penitenziaria che mancano dagli organici, e adeguati stanziamenti di fondi per le spettanze delle missioni e straordinari, sono necessarie misure legislative di contrasto al crescente fenomeno del sovraffollamento delle carceri, e altro ancora.
Infine conclude -Frongia- che gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria fanno parte operatori professionali che ogni giorno consapevoli di mille difficoltà sono chiamati al proprio compito istituzionale ed è questo che da sempre li caratterizza nella loro difficile azione quotidiana fermo restando le responsabilità personali che quelle le accerterà la magistratura inquirente, ma ciò sottolinea ancora non deve servire a buttare fango addosso ad un istituzione sana come la polizia penitenziaria o ai suoi appartenenti."