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Per Roma pulita ci vuole collaborazione tra chi governa

Emergenza rifiuti nella Capitale: per Salvoldi necessario "superare lo scoglio della diversità di maggioranze tra Comune e Regione”

Roma come Napoli? Mentre i riflettori sono puntati nella Capitale sul nodo rifiuti, ieri il Movimento Azzurro ha conferito il “Premio per l’Ambiente Gianfranco Merli” per il 2008, proprio nel giorno del decimo anniversario della scomparsa del padre dell’ambientalismo italiano. La legge del 10 maggio 1976, la prima, in Italia, che si occupò di proteggere l’ambiente (e in particolare le acque), porta appunto il suo nome.

Premiate numerose personalità del mondo istituzionale e politico romano e nazionale: il Cardinale Renato Martino, Presidente del Pontificio consiglio Giustizia e Pace; il Questore di Roma Giuseppe Caruso; Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato; il verde Giancarlo Salvoldi; l’Onorevole Franco Narducci (PD), presidente dell’Unaie (Unione Nazionale delle Associazioni di Immigrazione ed Emigrazione); e l’Ammiraglio Raimondo Pollastrini.

"La politica di fronte alla questione dei rifiuti è chiamata a produrre proposte efficaci, superando lo scoglio della diversità di maggioranze tra Comune e Regione" dichiara l’On. Salvoldi commentando l’emergenza rifiuti nella Capitale. “I romani sono orgogliosi della pulizia della loro città e meritano sotto l'albero il regalo della collaborazione tra chi li governa".

"Le linee delle politiche per i rifiuti a livello comunale e regionale sono caratterizzate da una corretta impostazione. Ora serve un sostegno alla consapevolezza ambientalista dei romani che amano una città pulita, per permettere lo sviluppo di una coscienza che metta al centro la persona", gli fa eco Gianni Lattanzio, Segretario Nazionale dell’associazione "Ambientevivo", presente alla premiazione.

“Ringrazio gli amici di Movimento Azzurro per questo riconoscimento – commenta l’on. Narducci, premiato per la “particolare attenzione alle tematiche ambientali connesse all’educazione e alla promozione di una politica per l’immigrazione che salvaguardi gli aspetti propri della giuridicità del fenomeno del quale l’Italia e l’Europa sono fortemente interessate, e che assicuri al contempo dignità alle persone emigranti ed immigranti”. “In Italia (ma è una regola generale), gli immigrati hanno sempre subito condizioni abitative di bassa qualità ambientale. Oggi abbiamo bisogno di un mondo che guardi all’ambiente e all’ecologia non solo in termini di catastrofismo. Sono problemi planetari che ci chiamano ad operare tutti insieme: nessuno, da solo, può vincere questa sfida. E dobbiamo fare in fretta”.
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