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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Ecopass, discussione rinviata: in Aula manca la maggioranza

Assente anche l'assessora alla Mobilità Linda Meleo

Saltata per mancanza di numero legale. La discussione sulla delibera con le linee di indirizzo per istituire una ‘congestion charge’ all’interno dell’anello ferroviario tornerà oggi in Aula Giulio Cesare. La seduta in programma per ieri è saltata per ben quattro volte. Assente anche l’assessora alla Mobilità Linda Meleo, attesa per un intervento in merito alle Linee guida elaborate dalla sua maggioranza consiliare, con primo firmatario il presidente della commissione Trasporti, Enrico Stefàno. “Non c’è nessun caso politico nella maggioranza” ha assicurato Stefàno. “L’assessora Meleo si è dovuta assentare per un’emergenza”. 

Per come si sono svolti i lavori in Aula ieri, però, dai banchi dell’opposizione, però, parlano di “scontro interno al M5S”. La seduta era stata convocata per le 16 ma gli scranni della maggioranza sono rimasti vuoti fino alle 17.30 per una lunga riunione della maggioranza. Una volta aperta la seduta, vista l’assenza di Linda Meleo, il presidente Marcello De Vito mette ai voti l’inversione dell’ordine dei lavori, facendo slittare la delibera con l’ecopass. Non si riuscirà a votare nemmeno questo: dopo altri quattro appelli senza numero legale la seduta viene chiusa. 

Dalla maggioranza smentiscono, ma alcune indiscrezioni raccontano di un certo nervosismo verso un provvedimento che, in realtà, contiene solo delle linee di indirizzo. Approvando il documento, l’Aula chiede alla Giunta capitolina di elaborare entro due anni una delibera per fare dell’anello ferroviario una sorta di ‘area C’ a pagamento e con un sistema di bonus e agevolazioni per alcune categorie. 

"Oggi i lavori del Consiglio non hanno prodotto alcunché per la città di Roma a causa delle spaccature interne alla maggioranza su un provvedimento che da mesi annunciano come fondamentale per la città, quando si tratta semplicemente di una tassa occulta imposta ai romani” l’attacco del gruppo capitolino del Pd. Spiega la consigliera Ilaria Piccolo: “Non siamo contrari a introdurre forti limitazioni nell’afflusso dei veicoli privati alle aree centrali. Non a caso avevamo inserito una misura simile anche nel Pgtu (il piano del traffico elaborato dalla giunta Marino, ndr). In questo provvedimento però mancano una serie di passaggi essenziali. Per esempio non c’è un piano parcheggio adeguato e l’offerta di trasporto pubblico, soprattutto in periferia, è sottodimensionata di almeno tre volte. Alla fine otterremo solo che le auto, per non attraversare la città, si riverseranno sul Gra”. 

Contrari anche gli esponenti di Fdi Andrea de Priamo, Lavinia Mennuni e Rachele Mussolini della lista civica 'Per Giorgia': “L'anello ferroviario, questo deprezzerebbe il valore delle case, metterebbe in ginocchio le attività commerciali, creerebbe caos in tutta la città, introdurrebbe un pesante balzello di circa due euro ad accesso per tutti noi. Tutto questo in una città con il trasporto pubblico al collasso, senza alternative all'utilizzo del mezzo privato, senza metropolitane, senza parcheggi di scambio”.

Un’apertura al dialogo arriva dal commissario di Confcommercio Roma, Renato Borghi: “Condividiamo sicuramente l'obiettivo dell'Amministrazione di andare verso una mobilità sostenibile, ma ci sarebbe da chiarire prima se la Giunta è orientata verso una congestion tax che ha lo scopo di ridurre il traffico ed è quindi una tassa rivolta a chiunque mentre l'ecopass penalizzerebbe solo gli automezzi più inquinanti”. 

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