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Pedaggi, il sì della Camera Il Pd insorge: “Alemanno si vergogni per la nuova tassa”

Bocciato l'emendamento del Pd contro i pedaggi sui raccordi autostradali. Dal 1 maggio 2011 saranno a pagamento Gra e Roma - Fiumicino. Durissima la reazione delle opposizioni

Con 268 sì e 210 no anche la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il decreto legge per il settore dei trasporti che contiene le misure sui pedaggi per le autostrade e i raccordi autostradali. Un decreto discusso la cui votazione avrà una conseguenza pesante per i romani: dal primo maggio 2011 saranno a pagamento la Roma-Fiumicino e il Grande raccordo anulare.

casello_autostrada_2Il Pd aveva presentato un emendamento per eliminare la norma sui pedaggi, ma la proposta è stata respinta. Accolti invece due ordini del giorno della maggioranza che chiedono al governo di rivedere la questione, esonerando i pendolari dal pagamento dei pedaggi.

Furiosa la polemica delle opposizioni con bersaglio principale il sindaco Alemanno. Così Massimiliano Valeriani consigliere del PD: "Il voto di oggi alla Camera ha dimostrato chiaramente che il Pdl è contro i romani e vuole tassarli. Da oggi in poi speriamo che Alemanno e i deputati della destra abbiano il buon gusto di non parlare più di questa vicenda. Infatti tutti i cittadini della Capitale hanno capito che dal prossimo maggio, quando prenderanno il Raccordo Anulare e dovranno pagare l'iniquo balzello, dovranno ringraziare il sindaco Alemanno e i suoi fedeli deputati".

Il Pd di Roma in una nota ufficiale è ancora più duro: "Il sindaco Alemanno e la sua maggioranza alla Camera dovrebbero vergognarsi. Con il voto che Pdl e Lega hanno dato oggi in Parlamento, da maggio 2011 i cittadini romani che transiteranno sul Grande Raccordo Anulare e sulla Roma Fiumicino dovranno pagare il pedaggio. Un esborso che le associazioni dei consumatori hanno calcolato sui 250 euro a persona, un cifra rilevante soprattutto in un periodo di crisi economica. Questi sono i fatti, questa è la realtà: con il sindaco Alemanno arriva il pedaggio sul Gra. Il resto, a partire da un inutile ordine del giorno presentato dal Pdl, sono solo diversivi senza alcuna efficacia. Ripeto, il sindaco Alemanno dovrebbe vergognarsi per aver messo nuovamente le mani in tasca ai Romani".

Pesante anche il commento del capogruppo dell'Udc Alessandro Onorato a cui il sindaco continua a fare la corte "Quello che il Sindaco è riuscito a ottenere dai suoi colleghi di partito è solo una vaga promessa di esenzioni non meglio specificate. L'ordine del giorno proposto dal Pdl e approvato oggi alla Camera - prosegue Onorato - è uno strumento troppo blando, che non garantisce in alcun modo ai cittadini romani la certezza di risparmiarsi l'insostenibile balzello del pedaggio sul Gra. Ancora una volta Roma è ostaggio delle pretese della Lega, e il suo Sindaco continua a rivelarsi impotente: se questo è il modo in cui tutela i diritti dei suoi cittadini aspettiamoci presto anche una tassa sull'aria che respiriamo!".

Soddisfatto invece dell'ordine del giorno approvato è il sindaco Alemanno: "L'approvazione dell'ordine del giorno alla Camera è importante. Il governo ha preso un impegno concreto e rivendicabile a rivedere la questione del balzello, che, ci tengo a precisare, non riguarda i romani ma i pendolari". Il sindaco di Roma individua come prossimo passaggio per la soluzione della vicenda "la prossima legge finanziaria, che sarà approvata entro l'anno e quindi ci permetterà di intervenire molto prima dell'entrata in vigore delle norme".

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