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Pd romano in rosso, licenziamento collettivo per tutti i dipendenti: "Crisi irreversibile"

Tra le cause, "l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti politici" e "la drastica riduzione delle entrate presenti e future derivanti dalla contribuzione degli eletti all'Assemblea capitolina"

Pd romano in profonda crisi. Non bastava il terremoto politico del commissariamento post mafia-capitale con i circoli territoriali passati ai 'raggi x'. A sfiancare la Federazione della capitale si è aggiunta una crisi "economico-finanziaria" non solo "grave" ma anche "irreversibile". Una crisi da un milione e mezzo di debiti che ha portato a una difficile decisione: l'apertura del "licenziamento collettivo" per tutti e dodici i dipendenti. 

"Abbiamo in questi due anni tagliato la gran parte dei costi dalle utenze, alla sede della Federazione, ma purtroppo oggi si rende necessaria una misura anche per far fronte alle conseguenze del ritardo accumulato sul pagamento degli stipendi" continua la lettera. Dei 12 dipendenti, solo quattro "sono realmente in servizio". Gli altri, tra parlamentari e consiglieri regionali, sono in aspettativa. Tra questi i deputati Roberto Morassut, Marco Miccoli, Micaela Campana, il senatore Michele Meta e il consigliere regionale Mario Ciarla. 

Tra l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e il calo drastico degli eletti in Campidoglio all'ultima tornata elettorale, il Pd romano è in profondo rosso. "D'intesa con il Tesoriere nazionale abbiamo avviato la procedura di licenziamento collettivo utile a richiedere la cassa integrazione per i dipendenti della Federazione del Pd Roma, l'unico strumento ormai utile a limitare le conseguenze del ritardo" nel pagamento degli stipendi.

Ecco i motivi dell'attivazione della procedura: "Con la legge n.13/2014 e la conseguente abolizione del finanziamento pubblico ai partiti politici si ha l'assoluta necessità di rimodulare l'intera attività". Non solo. Tra le motivazioni anche "la drastica riduzione delle entrate presenti e future derivanti dalla contribuzione degli eletti all'Assemblea capitolina e degli assessori, esclude la possibilità di attivare l'adozione di strumenti alternativi al licenziamento". Dopo la chiusura della sede storica di via dei Giubbonari, il Pd romano dovrà farsi carico di un altro duro colpo. 

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