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Controlli edilizi, Clemente mischia le pattuglie: "vigili a sorpresa" sugli abusi

Nuovo step del piano anti corruzione. Da martedì il Comando di via della Consolazione pescherà pattuglie nei gruppi di periferia, ordinando controlli in zone diverse da quelle di provenienza

Vigili "nuovi" e mai visti su un territorio per controllare la regolarità di licenze edilizie, gli eventuali abusi e la regolarità di tutti i permessi. Accadrà in tutta Roma a partire da martedì 10 novembre. E' l'effetto della nuova fase del piano triennale anti corruzione elaborato dal Comandante Raffaele Clemente. E' una circolare che ha raggiunto i 19 comandi municipali ad annunciare l'avvio del nuovo corso. Sostanzialmente da martedì, tre volte a settimana, saranno prelevate dal Comando centrale 24 pattuglie (12 per turno), per un totale di 48 uomini, che dovranno effettuare un totale di 72 controlli straordinari comunicati però solamente la sera prima. 

Il principio è sempre lo stesso: bypassare il radicamento territoriale, ritenuto il principale aspetto che porta alla corruzione dei vigili. La novità sarà operativa da martedì 10 e domani, lunedì 9, sarà illustrata ai dirigenti dei gruppi. Si tratta evidentemente di una novità assoluta per il Corpo della Polizia Locale che avrà come effetto indiretto quello di "sguarnire" le periferie. Per alleviare gli effetti è stato fornito un dettagliato calendario che avvisa per tempo i comandanti dei gruppi il periodo in cui saranno prelevate le pattuglie. Questo per lasciare ai dirigenti la possibilità di coprire tutti i servizi. 

La prima fase di questa novità si concluderà il prossimo 3 dicembre per le attività natalizie e per l'avvio del Giubileo. Si riprenderà poi a pieno regime il 19 gennaio, data a partire dalla quale le novità diventeranno permanenti. 

E come l'anno scorso con l'avvio delle rotazioni, anche quest'anno i sindacati sembrano pronti alla protesta. In settimana Ospol, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto delle assemblee per parlare delle novità. L'Ugl in un comunicato ha espresso già la propria contrarietà al provvedimento, parlando di "commissariamento dei gruppi locali". 

"Appare ormai diventata ossessiva l'idea del Comandante Generale di smantellare i Gruppi Municipali caratterizzanti l'attività amministrativa di Roma", spiega Sergio Fabrizi, rsu Ugl. "Dopo il tentativo di abolirli suddividendo il territorio in sole 4 macro zone, naufragato anche per la levata di scudi di molti Presidenti di Municipio e dopo il rinvio dell'unificazione dei Gruppi centrali, deciso in concomitanza dell'insediamento del Commissario Tronca, il dott. Clemente torna sul suo intento giustificando la necessità di una task-force operativa centralizzata, con poteri ispettivi sul singolo Municipio, ravvisando un livello "critico" sull'attività di controllo del  territorio. L'analisi fatta da Clemente, ove fondata, è di una gravità tale da determinare ben altri e diversi provvedimenti a carico di tutti i Dirigenti Comandanti di Gruppo e, per questo, l'Ugl-Polizia Locale chiede un urgente incontro con il Commissario Tronca per la verifica sulla fondatezza della valutazione del Comandante Generale che getta nuove inquietanti ombre sull' integrità del Corpo".

Parla della novità anche il Sulpl Roma che sceglie il proprio sito per appellarsi agli agenti: "Il piatto che si sta apparecchiando è come quello dell’anno scorso. Stesso metodo comunicativo. Le assemblee della settimana saranno vendute di nuovo all’opinione pubblica come quelle di chi si oppone a questa soluzione. Fatele, ma state attenti al messaggio che  farete uscire. Ricordatevi che manca un mese all’inizio del giubileo e poco più di nuovo a capodanno. Ogni disservizio sarà imputato ai vigili che protestano contro le norme anticorruzione e non alle loro scempiaggini gestionali. Noi già abbiamo allertato la Commissione di Garanzia per i comportamenti tenuti dalla dirigenza. Allo scadere dei 30 giorni chiederemo l’accesso agli atti alla Commissione per i provvedimenti che avranno adottato. Alla faccia dell’immobilismo…". Quindi sul provvedimento: "Hanno deciso di spostare le pattuglie sul territorio sguarnendo i già risicati gruppi municipali a seconda delle richieste di intervento che probabilmente gli chiede la politica? Spostando le truppe cammellate per fare ammuina? Hanno deciso di inviare i controlli dove vogliono loro togliendo autonomia ai gruppi? Avranno allora la forza di motivare il perchè alcuni vengono controllati ed altri no… Sinceramente, chi ha problemi ad essere inviato in un altro Gruppo durante la giornata per svolgere il suo lavoro? Non certo noi che siamo onesti".

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