Sigilli alla pista del ghiaccio Axel: "La squadra si sposterà all'Ice Village"

L'impianto è stato chiuso per ragioni di sicurezza, ma un'alternativa (forse) si affaccia all'orizzonte. Al centro sportivo Axel da poche settimane sono stati messi i sigilli, e la squadra di pattinaggio, che si apprestava a fare il salto di qualità a livello federale, si è ritrovata senza un palazzetto dove allenarsi. Ma assessorato allo Sport e Coni regionale corrono ai ripari. 
 
"Grazie al lavoro svolto in questi giorni da tutti i soggetti coinvolti è stata individuata una soluzione per tutelare le pattinatrici e i pattinatori rimasti senza la propria pista a seguito della chiusura dell'Axel" hanno annunciato tramite comunicato stampa. La soluzione si chiama Ice Village, la struttura sportiva di via di Grotta di Gregna che, come spiegato dall'assessore Masini "ha dato la propria disponibilità ad accogliere gli atleti, in accordo con gli istruttori della scuola di pattinaggio dell’Axel". 

"Si tratta del risultato di un lavoro di squadra. Grazie alla collaborazione di tutte le parti in causa si è trovata una soluzione, ancorché provvisoria, per una vicenda che in futuro dovremo affrontare affinché questa città abbia finalmente uno spazio federale dedicato a una disciplina che raccoglie sempre più consensi" ha detto il presidente del CONI regionale Riccardo Viola. E il presidente della FISG Lazio Nando Buonomini ha aggiunto: "Come federazione non possiamo che condividere l’auspicio del presidente Viola e siamo pronti ad ogni forma di collaborazione".

Solo un "tampone" invece per Silvia, allenatrice della squadra di pattinaggio sul ghiaccio sincronizzato. Il palazzetto sportivo in zona Tiburtina infatti ospita anche l'altra squadra della Capitale e che la disponibilità per le nuove arrivate sia limitata: "A disposizione avremo un'ora ogni due settimane- ha sottolineato- mentre fino ad oggi ci siamo allenate 3 volte a settimana, 2/3 ore a lezione. È chiaro quindi che stiamo parlando di un tampone e che questa non è affatto una soluzione al nostro problema. Certo, comunque è meglio di niente".

Senza contare, inoltre, che "spostandoci in un'altra zona della città rischiamo di perdere gran parte delle componenti della squadra come già successo in passato quando ci trasferimmo dall'Eur proprio qui, nella struttura di piazza Mancini. Bisognerà vedere la disponibilità dei genitori delle 18 ragazze negli spostamenti. Ma sarà molto difficile che restino tutte, io -conclude- farò di tutto per mantenere il gruppo unito".

(Fonte Agenzia Dire)