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Parentopoli, Usb denuncia: "autisti dei sindacati promossi ispettori"

Il responsabile Trasporti della Usb Lazio Roberto D'Agostini lancia l'allarme: "Gli autisti sono pochi e Atac ha promosso ad altro incarico quelli dei sindacati senza assumerne di nuovi"

Il responsabile dell'Usb Lazio, Roberto D'Agostini, lancia l'allarme sulle assunzioni di parentopoli: “Atac ha bloccato le assunzioni da un anno e mezzo ma, fatalità, solo per il settore produttivo degli autisti e non per gli amministrativi e i manager. Ad oggi gli organici degli autisti sono sottonumerari in tutti i depositi, stimiamo di mille persone, e i lavoratori sono costretti a turni massacranti per sopperire al fabbisogno dell'azienda: non riescono ad andare in congedo e a prendere ferie.”

D'Agostini riferisce che: “Le ultime assunzioni di conducenti nell'allora Trambus risalgono al febbraio-marzo 2009. In questa occasione sono rimaste fuori 139 persone ritenute idonee dalla Praxi e che l'azienda non ha mai assunto, nonostante ci fossero state precise rassicurazioni in merito da parte dello stesso Bertucci", spiega. "Nel novembre 2009, come Usb, facemmo una manifestazione davanti alla sede di Trambus per chiedere l'assunzione di queste 139 persone, Bertucci scese a parlarci e ci rassicurò che l'avrebbe fatto. Ma da allora nulla è avvenuto. Noi - aggiunge - non conosciamo questa gente, non sono nostri amici e parenti, ma facciamo un appello affinché rivendichino i loro diritti". "Le assunzioni di personale conducente - spiega il sindacalista - non sono a chiamata diretta come per gli altri, ma si svolgono tramite selezione. Funziona cosi: l'agenzia esterna Praxi preseleziona per conto dell'Atac il personale e lo inserisce in liste, l'Atac poi procede a fare le prove di guida e le visite mediche al San Giovanni. Queste 139 persone non hanno mai potuto sostenere queste prove di idoneità e sono rimasti in una lista che peraltro è scaduta. Ad oggi - conclude - solo per dare un po' di ossigeno all'azienda, servirebbe di assumere subito altri mille autisti, perché la situazione è insostenibile: difficoltà ad andare in congedo e in ferie e 'pressioni' per fare doppi turni e straordinari".

"Quest'estate il sistema di trasporti pubblici di Roma è riuscito ad andare avanti solo perché la maggioranza degli autisti ha rinunciato alla tanto ambita terza settimana di ferie" spiega Roberto D'Agostini. Le cifre parlano di un 30% di autisti che questa estate ha rinunciato alle ferie, ferie che ammontano nel trasporto pubblico romano a 150 mila giorni inevasi. "Una prospettiva simile si annuncia per Natale - prosegue -. E di fronte a una carenza di personale così palese, l'azienda che ha fatto? Al posto di assumere nuovo personale ha promosso tramite un concorso interno 60 autisti aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Faisa-Cisal in ispettori, togliendoli dalla strada e aggravando ancora di più il lavoro dei loro colleghi". "Noi dell'Usb non abbiamo mai portato all'azienda nomi su assunzioni e promozioni - ha aggiunto D'Agostini - L'unica eccezione fu a Natale di due anni fa quando un conducente morì d'infarto in servizio (proprio durante ferie non concesse) e chiedemmo l'assunzione per suo figlio (ottenerla non fu neanche facile). In questi giorni - conclude - sono turbato, anche se non troppo stupito, dal silenzio di tanti sindacalisti sulla cosiddetta parentopoli: nessuna presa di posizione aperta, solo tanto fango addosso attraverso le soffiate ai giornali".

In risposta all'allarme lanciato da D'Agostino l'ex amministratore delegato dell'Atac Adalberto Bertucci risponde: "Presi un impegno ad attingere a quella graduatoria di potenziali conducenti qualora si ravvisasse la necessità di altri autisti, ma doveva occuparsene l'ufficio del personale. Non so se alla fine furono assunti o no".

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