Parentopoli Atac, lo scandalo si allarga: tra gli assunti anche un ex Nar

La “Parentopoli” dell'Atac sembra avere un retaggio familiare e politico sempre più vasto, ricordando un albero genealogico che arriva fino agli anni '70 dove e da qui emergono nuovi nomi che rendono imbarazzante e discutibile la posizione di Sergio Marchi e del sindaco Alemanno.

Sono i nomi di due ex Nar che figurano tra gli 800 assunti a chiamata e che ora fanno traballare le poltrone della mobilità capitolina e i suoi vertici. A riportare la notizia è oggi un articolo del Corriere della Sera. Nomi dal passato ingombrante che si riflettono inevitabilmente sulle posizioni presenti.

Il primo è infatti un ex membro dei Nar, Nuclei Armati Rivoluzionari, del gruppo di Giusva e Cristiano Fioravanti, Giovanni Alibrandi e Francesco Anselmi e in seguito fu membro di Forza Nuova.L'altro  invece è un ex di Terza Posizione, un'organizzazione neofascista che operò negli ultimi anni '70.

Le nuove rivelazioni arrivano dopo che l'avvio di un'indagine interna sulle assunzioni senza concorso.

Dopo queste rivelazioni riportate da alcuni quotidiani, la mannaia dell'opposizione si abbatte su Alemanno con Enzo Foschi, consigliere regionale del Pd, che dichiara: “Vorremmo sapere dal sindaco Alemanno cosa pensa sull’assunzione per chiamata di due ex estremisti di destra in Atac. Si tratta di due ex esponenti di Terza Posizione e dei Nar, già arrestati e noti alle Forze dell’Ordine, che l’Atac ha chiamato direttamente affidando loro incarichi di responsabilità. Per il sindaco è tutto normale? Non ha niente da dire? In Atac ormai si passa dalle cubiste agli estremisti di destra. E il sindaco sta zitto”.

Non meno leggero è Ranucci deputato del Partito democratico: "Gianni Alemanno deve dimettersi da sindaco di Roma. Il sindaco Alemanno ha una responsabilità nella vicenda che ha portato all'assunzione, tra gli altri un ex Nar un ex Terza Posizione. L'azionista di controllo dell'Atac è il Comune di Roma e Alemanno è a capo della giunta comunale. Aveva quindi il dovere di monitorare e controllare le assunzioni all'Atac, società che offre ai cittadini un servizio pubblico essenziale e che assume per chiamata diretta. Non lo ha fatto, è venuto meno alle sue responsabilità e ora deve dimettersi."

Le notizie che trapelano in Italia, si diffondono e travalicano le Alpi per finire su Le Figaro nella rubrica  “Histoire du jour” in cui il corrispondente a Roma raccontava lo scandalo “parentopoli” in un paese piuttosto abituato ad assumere tramite parentele amicizie e favori personali.