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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Marconi / Via dei Papareschi

Tra scavi archeologici e fabbriche dismesse, Marconi aspetta il Parco Papareschi

Il municipio ha avviato una serie di incontri sul parco che dovrebbe trovare spazio tra gli edifici industriali ex Mira Lanza. A fianco il progetto dell'Adisu per la Casa dello Studente. Il comitato No Pup Fermi: "Vogliamo un parco vero"

Un'ex area industriale nel cuore di Roma. Sono ormai diversi anni che la zona dell'ex fabbrica di saponi e detersivi Mira Lanza, sul lungotevere dei Papareschi, aspetta la sua riqualificazione. Da una parte, nell'area non ancora edificata, la Casa dello Studente che dovrebbe realizzare l'Adisu, l'ente regionale per il diritto allo studio, attualmente fermo per approfondire degli scavi archeologici, dall'altra nelle strutture industriali dismesse il teatro India, ora in via di ristrutturazione, una sede dell'Accademia di Arte drammatica, i cui lavori sono fermi, e infine un asilo nido. In mezzo a questo, una parte verde da adibire a parco, quella che dovrebbe diventare il Parco dei Papareschi.

Ed è proprio sul 'verde', una vera e propria rarità in un quartiere densamente edificato e popolato come Marconi, che sta montando la protesta dei cittadini del comitato nato per opporsi alla realizzazione del parcheggio interrato della vicina via Fermi. In questa strada “nei prossimi mesi si abbatteranno due progetti che sconvolgeranno la zona e ricopriranno di cemento le ultime aree verdi disponibili” scrivono in un appello indirizzato alla cittadinanza. Si tratta da un lato della Città del Gusto di via Enrico Fermi che oggi ospita la scuola di cucina del Gambero Rosso e un cinema che dovrebbe essere trasformato in residenze e dall'altra della realizzazione dei 600 alloggi per studenti. Ma se il primo è un cambio di destinazione che ha preso le mosse recentemente avvalendosi del Piano Casa regionale, il secondo è un progetto vecchio di un decennio.

Marconi, le foto del sopralluogo al parco Papareschi

IL TECNICO - Dopo un primo incontro formativo con la cittadinanza, a cui ha preso parte anche il presidente del municipio XI Maurizio Veloccia, ieri i cittadini hanno effettuato un sopralluogo organizzato dal municipio come primo di una serie di tavoli di lavoro sul tema. “Si tratta di un progetto che verrà realizzato con gli oneri concessori versati dell'operatore privato che ha effettuato una trasformazione urbanistica sull'altra sponda del fiume. Sono disponibili circa due milioni di euro” spiega Francesco Sanvitto, architetto incaricato dalla società Roma Docks di elaborare il progetto mentre indica la gabbia del gazometro che si staglia dall'altra parte del Tevere, oltre i muri di mattone rossi delle fabbriche ormai chiuse. In realtà il progetto definitivo “è già stato approvato ma prima di arrivare a quello esecutivo vorremmo valutare insieme ai cittadini se è possibile migliorarlo”.

L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE - La progettualità dell'area infatti è già definita si tratta solo di modellare i particolari relativi al parco. Lo spiega anche l'assessore municipale all'Ambiente Manuele Marcozzi: “La nuova amministrazione municipale vuole verificare insieme ai cittadini se tra il progetto definitivo e quello esecutivo è possibile inserire delle modifiche migliorative”. Un progetto separato “dalla parte di area acquistata anni fa da Lazio Adisu per realizzare le residenze per studenti. I lavori, per cui fino ad adesso sono stati stanziati circa 15 milioni di euro, però sono fermi perché sono stati ritrovati dei reperti archeologici”. In base al progetto del 2008 l'area verde consisterebbe in una sorta di viale alberato a forma di 'L' quasi a unire la parte della residenza degli studenti e con tutti i complessi industriali dell'ex Mira Lanza.

COMITATI - I cittadini del comitato No Pup di via Fermi però, tra il progetto della Casa dello Studente e quello della trasformazione della Città del Gusto, temono un'ulteriore colata di cemento nel quartiere e hanno lanciato una raccolta firme e una campagna di mail bombing al municipio per chiedere che l'area adibita a parco si estenda anche sull'area destinata a diventare residenze per studenti. “Su via Enrico Fermi nei prossimi mesi si abbatteranno due progetti che sconvolgeranno la zona” scrivono. Da una parte la “trasformazione dell'ormai ex Città del Gusto, prima ancora ex Consorzio Agrario con l'abbattimento dell'intera struttura e l'eliminazione dell'attuale supermercato, del cinema e della piazza”. Il tutto grazie al Piano Casa regionale. Dall'altra la realizzazione della casa dello Studente “con una drastica riduzione del promesso verde pubblico da diversi ettari a pochi centinaia di metri quadri”. Per i cittadini, al posto di edificare nell'area libera, “la struttura potrebbe essere edificata in altri punti della zona come le strutture abbandonate Ex Mira Lanza, un nuovo edificio abbandonato in via Tirone, i capannoni della caserma in via Papareschi”.

Critica verso il progetto anche Anna Maria Bianchi della rete Carteinregola che spiega: “E' arrivato il momento di abbandonare nuove edificazioni. Ci sono tante strutture libere nella zona che potrebbero essere ristrutturate ed ospitare gli alloggi studenteschi. Bisognerebbe aprire un tavolo tra il Comune, la Regione e il municipio per valutare tale possibilità”.

IL PRESIDENTE VELOCCIA - “Poter allargare il parco includendo anche la parte relativa alla Casa dello studente permetterebbe di dotare il quartiere di una preziosa area verde” ha commentato a Romatoday il presidente del municipio Veloccia che spiega come a riguardo sono già stati fatti degli incontri interlocutori con gli enti coinvolti. In una mozione “si mette nero su bianco l'intenzione di allargare il Parco qualora le residenze non venissero più realizzate”. Ma il progetto “ha ormai una decina di anni: c'è giù un piano definitivo approvato, due campagne di scavi archeologici, venne fatta anche una gara internazionale vinto dall'architetto Franco Purini”. Inoltre l'area di proprietà dell'Adisu “è edificabile”. Intanto potrebbero partire i lavori per l'asilo nido “con finanziamenti frutto di opere a scomputo”.

OPPOSIZIONE - Per il capogruppo municipale di Forza Italia Marco Palma “si è perso troppo tempo in questi ultimi anni, simbolo di una politica che non funziona”. Il consigliere, presente al sopralluogo con i cittadini ha criticato anche le modalità con cui la cittadinanza è stata chiamata ad esprimersi: “La partecipazione è un processo scientifico che si dovrebbe servire di strumenti precisi. In questo percorso non vedo queste caratteristiche”.

M5S - Vicino alla posizione dei cittadini il consigliere municipale del Movimento cinque stelle Alessio Marini: “Visto il magna cementizio del quartiere Marconi bisogna impedire ogni ulteriore consumo di suolo e lavorare affinché la Casa dello Studente venga realizzata in una delle tante strutture esistenti da ristrutturare”. Denuncia Marini: “Negli ultimi vent'anni, nonostante le promesse, il verde del quartiere è quasi completamente sparito”.

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