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Istituire il parco fluviale del Tevere: depositata in Consiglio regionale una proposta di legge

Primi firmatari del documento i consiglieri di Per il Lazio Cristina Avenali e Daniele Mitolo. L'ex direttrice di Legambiente Lazio: "E' una risorsa fondamentale"

Istituire il parco regionale fluviale del Tevere. E' questo l'obiettivo della proposta di legge depositata in Consiglio regionale pochi giorni fa. Prima firmataria, i consiglieri regionali di Per il Lazio, Cristiana Avenali e Daniele Mitolo. Al centro del documento la tutela del bacino del fiume Tevere che si estende per circa 17.375 kmq e comprende le regioni di Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo, Marche ed Emilia-Romagna. "C'è bisogno di istituire questo parco perché il Tevere è una risorsa fondamentale per Roma, il Lazio e non solo" ha spiegato in un'intervista all'agenzia Dire l'ex direttrice regionale di Legambiente Cristina Avenali. "Questo territorio è una risorsa fondamentale che nel tempo invece è stata poco valorizzata e molto sfruttata dall'uomo". 12 province che includono grandi come Roma, Perugia, Terni e Rieti, per un totale di 335 comuni e oltre 4.700.000 abitanti residenti. Il 90% del tracciato ricade nelle regioni di Umbria e Lazio. In particolare "nel Lazio, oltre il 50% della popolazione vive nell'area del bacino del Tevere". I confini del parco "percorreranno l'asta principale del fiume e a gestirlo sarà l'ente Roma Natura". 

L'intenzione è quella di uscire fuori dai confini del Lazio: "Sono già iniziate le interlocuzioni tra la nostra regione e le altre interessate. Ci saranno riunioni nelle prossime settimane per entrare di più nello specificio, ci sono interessamenti dei consiglieri delle altre Regioni sia dal punto di vista legislativo che della progettazione. Sarà importante trovare le risorse perché senza queste il parco sarebbe vano". In quanto alle risorse "c'è un capitolo di spesa in bilancio per l'istituzione del parco del Tevere, ma sarà importante trovare le risorse per gli interventi necessari alla depurazione dell'acqua, alla rinaturalizzazione delle sponde, alle aree di espansione, agli incentivi ad attività turistiche e culturali. Su questo sarà fondamentale intervenire attraverso i fondi europei". 

Tra gli obiettivi della legge, come spiega Avenali, c'è il recupero delle zone degradate e abbandonate del bacino al fine di "recuperare queste zone, attrezzare le aree per farle vivere, migliorare le piste ciclabili, crearle dove non ci sono, realizzare aree attrezzate da dare in gestione ad associazioni e comitati, portarci le scuole per fare attività di educazione ambientale". E ancora: "Migliorare la navigabilità del Tevere, che da anni non viene più dragato. L'obiettivo è creare una via alternativa per gli spostamenti turistici, ricreativi e di tutti i romani" dichiara all'agenzia Dire.

La proposta è stata giudicata "ottima" dall'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Estella Marino: "Tornare a vivere il Tevere, restituirgli il giusto posto nella vita quotidiana dei romani e nell'interesse dei turisti, sfruttarne le potenzialità e tutelarne l'enorme patrimonio naturale e ambientale sono elementi su cui ci concentriamo dall'inizio del nostro mandato. Ottima, quindi, la proposta della consigliera regionale Avenali, di costituire un parco naturale, che muove in questa direzione". Poi aggiunge: "Roma Capitale sta investendo quanto possibile, date le poche risorse a disposizione: dalla recente pulizia delle banchine del fiume, affidate alle cooperative sociali, fino alla definizione di politiche che aumentino le attività che possono svolgersi lungo le sue sponde. Ieri, proprio in occasione della ''Vivifiume'', la corsa lungo le banchine del Tevere, ho potuto vedere come lo scenario sia cambiato rispetto a un anno fa. C'è ancora molto da fare, ma stiamo avanzando a passi spediti". 

Per il consigliere capitolino Athos De Luca anche Roma Capitale "deve presentare con urgenza un grande progetto per il risanamento, la valorizzazione e la navigabilità del Tevere da finanziare con i fondi europei" scrive in una nota. "Lo stato di degrado del Tevere richiede la ricostituzione dell'ufficio Tevere e la disponibilità di adeguati fondi europei. Ciò è urgente anche in relazione al prossimo trasferimento dalla Regione al Comune delle competenze sulle concessioni demaniali. Si tratta di uno dei più importanti progetti che Roma possa realizzare per riqualificare, valorizzare e ridare sicurezza ad un bene ambientale straordinario della città per eliminare gli accampamenti abusivi, per rilanciare il turismo, per il tempo libero, per lo sport, per far rivivere il fiume ai romani per ospitare attività compatibili e migliorare la balneazione sul litorale romano".

"Finalmente una battaglia trentennale di Legambiente può trovare un buon finale" il commento dell'associazione ambientalista alla notizia. "Dopo tanti anni è stata depositata alla Regione Lazio la proposta di legge per istituire il parco fluviale, e che una volta approvata avrà segnato un passaggio fondamentale per l'istituzione del grande parco fluviale. La nascita del parco fluviale del Tevere è quanto chiediamo per un ecosistema da difendere, dove l'area protetta sarebbe volano straordinario di una economia sostenibile e di una qualità della vita migliore per tutte le comunità lungo l'asse" dichiara Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. "Il perimetro del parco è in realtà già individuato nel ps5 dell'autorità di bacino e va messo in rete con i tanti ''primi km'' di parco del Tevere gia'' nati a macchia di leopardo, e che rappresentano straordinarie esperienze di corretta fruibilità". Conclude Sacchi: "Il ruolo dei parchi nel Lazio deve essere rilanciato anche con l'istituzione di nuove aree protette che siano come questa portanti e capaci di coniugare la protezione della biodiversità con il corretto sviluppo del territorio".

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