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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Roma Metropolitane, Paolo Omodeo Salè sarà il nuovo presidente

Il nome del commercialista è stato annunciato nel corso di una commissione congiunta Metro C e Mobilità. Altri nomi: Capo dipartimento Virginia Proverbio mentre al segretariato generale Francesco Perrone

Il commercialista Paolo Omodeo Salè sarà il nuovo presidente di Roma Metropolitane. Il nome è stato annunciato nel corso della riunione congiunta in Campidoglio delle commissioni speciali Metro C e Mobilità. Capo dipartimento presso le Attività Produttive sarà invece Virginia Proverbio mentre al segretariato generale Francesco Perrone. Questo il nuovo cda dopo la revoca contenuta nell'ordinanza firmata ieri dal sindaco Ignazio Marino.

LA SCELTA - “Abbiamo scelto Paolo Omodeo Salè perché riteniamo di non dover andare sulla figura professionale dell'ingegnere” ha spiegato l'assessore alla Mobilità Guido Improta. “Roma Metropolitane dal punto di vista tecnico è valida. Omodeo è un 'legal' con un'esperienza di consulenza manageriale di 18 anni" ha continuato. Sul suo profilo sul sito dell'Associazione culturale economia e finanza Omodeo viene descritto come un professionista che ha “maturato una significativa esperienza in progetti in tema di corporate governance finalizzati sia alla definizione delle funzioni di internal auditing che degli organi societari di gestione e di controllo”.  

OBIETTIVI – Come spiegato dall'assessore Guido Improta “il suo sarà un mandato a tempo per fare una due diligence finaziaria e giuridica che già avevamo chiesto a Roma Metropolitane e che non aveva voluto svolgere. Il nuovo presidente, grazie alle esperienze che ha maturato, farà una serie di proposte entro dicembre sul futuro della società: farla rimanere autonoma, proporre una fusione con altri gruppi o far assorbire le sue funzioni nel dipartimento Trasporti". Una prima relazione, seguendo quanto proposto dal consigliere Athos De Luca, verrà effettuata entro il 30 settembre.

NO AL COMMISSARIAMENTO – Infine, ha spiegato Improta, “abbiamo scelto un presidente e non un commissario perché quest'ultimo lo si può nominare solo su un atto specifico, tanto che si parla di commissario ad acta. Qui la situazione è più complessa ed estesa in termini di responsabilità” ha spiegato l'assessore.

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