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Stadio della Roma, Ferrara: "Io sereno, mai fatto niente di male"

L'ex capogruppo M5s commenta su Facebook le accuse della Procura

"Chiederò ai magistrati di essere ascoltato per chiarire la mia posizione". Ma si dice "sereno" Paolo Ferrara, consigliere capitolino autosospesosi dal M5S in seguito all'indagine aperta nei suoi confronti nell'ambito dell'inchiesta della Procura sullo stadio della Roma. Su Facebook si sfoga e tranquillizza i suoi elettori. "Depositerò documentazione sollecitando che sulla mia posizione venga immediatamente richiesta l'archiviazione. Non ho mai fatto nulla di male, nè di contrario alla mia veste di pubblico ufficiale". Ricordiamo che Ferrara è accusato di aver accettato dal costruttore Luca Parnasi il restyling del lungomare romano, in cambio di facilitazioni nell'iter autorizzativo del progetto.

"Per quanto mi riguarda l'unico progetto in mio possesso (e da me diffuso) è stato realizzato da Risorse per Roma su richiesta della commissione prefettizia del X Municipio più di due anni fa - spiega ancora Ferrara - la riqualificazione del lungomare di Ostia è prevista infatti nel Piano di Utilizzazione degli Arenili. La prova è nei post e nei tweet che ho pubblicato: nelle foto il logo di Risorse per Roma è infatti ben visibile". 

E ancora, a sua discolpa, scrive: "Nessuno del cosiddetto Gruppo Parnasi, nè il Parnasi stesso mi ha mai consegnato alcun progetto di riqualificazione del lungomare di Ostia, giammai da me commissionato. A supporto della trasparenza del mio operato, lo scorso aprile, inoltre, ho protocollato una delibera per proporre un concorso di idee per un bando pubblico per la riqualificazione dell'intero tratto di lungomare. Ho piena fiducia nel lavoro della magistratura. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Avanti a testa alta". 

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