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Politica Flaminio / Via Flaminia, 86

Flaminio: la palestra sociale per ragazzi malati di Parkinson a rischio sfratto

A rischio l'esperienza della palestra gestita dall'ex campione europeo. Si trova in un complesso di 3mila metri quadrati di cui fa parte un ristorante che avrebbe commesso un abuso di tre mq

Rischia di terminare l'esperienza della Top Rank, la palestra gestita da Vincenzo Cantatore in via Flaminia 86. Lì, all'interno  dell'Antico circolo bocciofilo di Roma, c'è una struttura molto particolare. Vi si possono incontrare attori, ex calciatori ed allenatori. Ma anche ragazzi con un passato problematico e persone affette dal Parkinson.

Una palestra "sociale"

Nella palestra che Vincenzo Cantatore gestisce dal 2016, l'aspetto sociale è tutt'altro che secondario. "Lavoro con ragazzi normali con problemi normali, come la cannetta o la birretta di troppo, per rimetterli sulla retta via con una modalitaà di allenamento che mi è stata insegnata a Houston e anche con l'aiuto di psicologi e psichiatri. Un metodo - racconta l'ex campione europeo dei mediomassimi- che ho poi modificato con alcuni dati della Sapienza, e ora lavoro anche sui parkinsoniani con un allenamento diretto allo sviluppo della dopamina con risultati sui valori non indifferenti, tanto che in 4-5 mesi il corpo si rimette in moto normalmente".

Il rischio sfratto

Perchè è a rischio sfratto una realtà del genere? Per un presunto abuso edilizio che, racconta l'ex campione, è stato riscontrato nel ristorante. Il complesso dell'Anticolo circolo bocciofilo, restaurato con una spesa di circa 2milioni di euro tra il 2012 ed il 2016, ha ottenuto la proroga della vecchia concessione. "E'stata rinnovata nel 2012 sotto offerta libera, è stata accettata l'offerta di chi era già dentro, i concessionari storici, che avevano proposto, e poi effettuato, una ristrutturazione a proprie spese di oltre 2 milioni di euro – spiega Cantatore - Alla fine dei lavori una commissione dei Vigili urbani ha fatto un sopralluogo accertando come tutto fosse in regola". Ma non è stato l'unico.

L'accertamento ed il presunto abuso

"Improvvisamente nel 2018 sono tornati i Vigili dicendo di aver trovato delle anomalie: in pratica su 3.000 metri quadri di circolo sostenevano la presenza di un abuso edilizia di 3 metri quadri – spiega all'agenzia Dire l'ex pugile barese, romano d'adozione -  La struttura ospita la palestra, il circolo di bocce e un ristorante: il presunto abuso riguarderebbe quest'ultimo, che tra l'altro con la ristrutturazione e' stato ridotto di 15 metri quadri, più  un altro di 1,5 metri quadri nel locale caldaia. In tutto questo dal Municipio ci avevano detto che era sparita la vecchia piantina del circolo e che non si poteva quindi rispondere alla contestazione: ora noi però abbiamo trovato una fotocopia che dice che i lavori sono nella norma, e anzi la struttura occupa addirittura 15 metri quadri in meno. A che pro una persona che fa 2 milioni lavori su una struttura di 3.000 metri quadri dovrebbe fare un abuso di 3 metri quadri?".

Un vicino preoccupante

Per il campione la risposta potrebbe essere cercata altrove. "Vicino da noi c'e' la facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza, Valle Giulia, che un anno e mezzo fa ha ricevuto fondi per 117 milioni per la riqualificazione delle aree di proprietà". La facoltà, a seguito dello sfratto di alcuni concessionari limitrofi, è entrata in possesso delle strutture. "Noi con il circolo ci troviamo proprio in mezzo a quell'area" osserva Cantatore che teme vi siano delle mire sul complesso che "troverebbero già ristrutturato". Condizione essenziale è però la decadenza della concessione, possibile comunque  in caso di abuso edilizio. Da qui il timore palesato dal campione, preoccupato che un'esperienza così positiva, possa prematuramente volgere al termine. 

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