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Sabato, 20 Aprile 2024
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Nuova sede dell'ex Provincia all'Eur: "La consegna in ritardo fa perdere milioni di euro"

Lo denuncia il Movimento Cinque stelle della Città Metropolitana che il 4 novembre scorso ha depositato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura. "Doveva essere consegnata entro il 31 dicembre 2012, intanto continuiamo a pagare l'affitto"

Un possibile danno erariale di svariati milioni di euro. E' questo uno dei motivi che ha portato il gruppo del Movimento Cinque Stelle della Città metropolitana di Roma Capitale a presentare un esposto alla Corte dei Conti sull'operazione della sede unica dell'ex Provincia di Roma. Un'operazione avviata quando ancora l'ente di prossimità non era stato 'abolito' e che prevede il trasferimento di tutti gli uffici e del personale in un nuovo immobile realizzato all'Eur. 

CORTE DEI CONTI E PROCURA - Ma non solo Procura Generale della Corte dei Conti.  “Per segnalare quelle che appaiono come importanti incongruenze circa la gestione di tale acquisto” il gruppo ha presentato anche un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Roma a firma dei consiglieri Emanuele Dessì (Frascati) e dell'ex esponente capitolino Enrico Stefàno. “Abbiamo portato all'attenzione dei magistrati i fatti e i documenti degli ultimi dieci anni per accertare se vi siano state attività illecite dal punto di vista penale e/o amministrativo contabile”. 

IL RITARDO NELLA CONSEGNA - A far scattare la richiesta dei consiglieri pentastellati soprattutto il ritardo nei tempi di consegna dell'immobile costruito da Parsitalia all'interno del cosiddetto Business park. “La sede unica al Torrino è costata ai contribuenti l'esorbitante cifra di 260 mln di euro e avrebbe dovuto essere consegnata entro il 31.12.2012, ma a tutt'oggi solamente una piccolissima parte del personale dell'Ente è stato trasferito, lasciando di fatto l'immobile inutilizzato per quasi tre anni”. 

LE SPESE - Nel frattempo l'ente pubblico, secondo quanto denunciano i pentastellati, ha dovuto sopperire comunque con delle spese: “A seguito di questo ritardo l'Amministrazione Provinciale, ora Metropolitana, sta pagando da tre anni ingenti affitti, circa 5 milioni di euro all'anno, per le proprie sedi storiche che prima di questa operazione erano di proprietà esclusiva dell'Ente, cedute in seguito ad un fondo di gestione immobiliare proprio per finanziare l'intera operazione di acquisto della nuova sede”. In parole più semplici, una parte degli immobili di proprietà dell'ex provincia di Roma, escluso palazzo Valentini, era stato conferito in un fondo immobilirare gestito da Bnp Paribas con l'obiettivo di essere valorizzato e venduto per finanziare l'acquisto della nuova sede unica, finita a sua volta in un fondo immobiliare. 

"RICHIESTA DI RISARCIMENTO" - “Oltre alle spese degli affitti versati al fondo che attualmente ha nel suo portafogli gli immobili dell'ex provincia di Roma, circa 5 milioni di euro, sono stati versati dei soldi per le imprese di pulizia e per la sorveglianza” spiega a Romatoday Dessì. “Inoltre non si capisce il motivo per cui l'amministrazione pubblica, la Provincia di Roma prima e la Città Metropolitana poi, non abbia impugnato il contratto chiedendo il risarcimento al costruttore per i danni causati dai ritardi di consegna”. Ai magistrati “chiediamo per esempio di verificare le stime in base alle quali è stato stabilito il prezzo dell'immobile da un lato e quello di vendita degli altri dall'altro. Non vorremmo siano state utilizzate due misure differenti”. 

Commentano i due consiglieri in una nota: “Ancora una volta chiediamo chiarezza e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, soprattutto di un Ente come la ex Provincia di Roma che da anni ormai non riesce a garantire servizi essenziali come la manutenzione scolastica e stradale”.

L'ESPOSTO - Per i consiglieri la situazione è "non virtuosa per gli interessi pubblici" si legge nell'esposto. "Ad oggi la sede non è stata ancora consegnata alla Città Metropolitana e non sono state applicate le penali (circa 40 milioni di euro) per il copioso ritardo, nè sono state ufficialmente richieste mediante messa in mora formale" si legge. "A tutt’oggi l’Amministrazione della Città Metropolitana di Roma Capitale sta pagando ingenti affitti per le sedi, che prima erano in proprietà, e che sono state dismesse in un fondo immobiliare e non è chiaro se queste somme pagate vengano recuperate dal prezzo di acquisto". E ancora. "Per raggiungere l’obiettivo di tale acquisizione, l’Amministrazione Provinciale di Roma, ha ceduto in apposito fondo, la proprietà di diversi immobili di proprietà provinciale per i quali da circa tre anni (dal 2012, anno in cui sarebbe stata dovuta consegnare la nuova sede di Via Ribotta) l’Amministrazione ex Provincia sta ora pagando ingenti affitti su immobili che prima erano di proprietà". 

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