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Palazzo Nardini, blitz degli studenti contro gli spazi abbandonati: "Roma sogna"

Sul posto anche il vicesindaco Luca Bergamo

Un'occupazione simbolica. O meglio: una liberazione. Il portone di palazzo Nardini, in via del Governo Vecchioieri è stato riaperto dagli studenti del collettivo 'Scomodo', insieme ad una serie di realtà artistiche, culturali, civili e sociali. Un modo per avviare "72 ore durante le quali riaprire alla collettività spazi dove sperimentare pratiche di innovazione artistica e trasformazione sociale" spiegano in una nota. 'Roma sogna' hanno scritto su uno striscione appeso al portico del palazzo di metà '400, passato alla storia per l'occupazione femminista che poi aprì la strada alla nascita della Casa internazionale delle donne. All'iniziativa era presente anche il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo.  

Il palazzo, abbandonato da decenni, è al centro di una vera e propria contesa sulla sua trasformazione. Acquistato nel 2009 dalla Regione, il palazzo è stato recentemente ceduto alla Invimit, società di gestione del rispamio partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Al progetto di trasformazione in una residenza di lusso si sta opponendo però il Mibact e la Soprintendenza speciale di Roma che hanno posto un vincolo. Ne è nato un ricorso al Tar. 

"In una città paralizzata dall’azione contraddittoria e spesso conflittuale delle istituzioni, che hanno reso inaccessibili al pubblico utilizzo molti degli spazi più significativi, con costi immensi per la collettività, bisogna ripartire da questi luoghi e da un loro utilizzo sociale e culturale sostenibile e innovativo, per tornare a volgere lo sguardo al futuro" spiegano in una nota.

Il quartier generale di queste 72 ore, però, non sarà palazzo Nardini ma il Teatro India. "Sarà il punto di partenza per un'azione volta a liberare gli spazi abbandonati della nostra città, restituendoli al godimento pubblico. Un'azione che mette al centro l'importanza straordinaria di arte e cultura come gli unici strumenti in grado di rendere attuabile un cambiamento profondo del nostro presente".

Polemico in una nota il consigliere capitolino del Pd Marco Palumbo: "Ecco la legalità a intermittenza, tipica di un certo potere, del vicesindaco grillino Bergamo: ad alcuni nel nome della legalità impone assurdi bandi sulle piazze di tutti, con altri va a fare girotondi mentre stanno occupando palazzi dello Stato. Una nuova casta è arrivata al potere e usa le regole a proprio piacimento". 

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