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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Esquilino / Via Napoleone III

Bufera sul bilancio: 11 milioni per il palazzo di Casapound

A pagina 8 del piano investimenti spuntano 11 milioni e 800 mila euro per il palazzo dell'Esquilino in uso dall'associazione Casapound. L'opposizione insorge, la maggioranza: "Rientra nel piano di scambio patrimoniale con il demanio"

Nuova bufera sul bilancio di Roma Capitale in discussione in questi giorni in Campidoglio. Ad affiancare le furiose polemiche relative alla vendita delle quote Acea, arrivano quelle legate al piano d'investimenti 2012-2014. E' in particolare un investimento di 11 milioni e 800 mila euro a mandare su tutte le furie l'opposizione. Tali soldi infatti, come riportato a pagina del suddetto piano d'investimenti, sono destinati all'acquisto di uno stabile all'Esquilino, attualmente occupato da Casapound.

Il segretario romano del Pd Miccoli, a margine della conferenza "Roma città aperta", ci è andato giù duro: "L'acquisto dei locali occupati da Casapound a via Napoleone III, inserito nel bilancio del Comune, che è un bilancio di lacrime e sangue, che contempla ad esempio la vendita del 21% di Acea per ricavare 200 mln di euro, per poi spenderne 11 per acquistare e donare un palazzo all'associazione fascista capitanata da Iannone è una aberrazione, oltre che una follia e una provocazione. Stiamo parlando di una cifra enorme dentro un bilancio che taglia i servizi, taglia il sociale, non si occupa della crescita e dello sviluppo, aumenta le tariffe, vende Acea...ma compra Casapound! E poi ci si lamenta se gli antifascisti romani accusano il sindaco di essere ambiguo sul suo modo di essere antifascista".

Sulla stessa linea la deputata Ileana Argentin: "Il Sindaco Alemanno lancia da mesi l’allarme sulle casse comunali e sul rischio che non si riescano a pagare gli stipendi per i dipendenti comunali, aumenta l’Imu a dismisura facendo registrare alla Capitale un primato tra le città italiane, svende l’Acea, taglia i fondi all’assistenza sociale e ai disabili che da mesi protestano senza risposte davanti al Campidoglio ma, chissà perché, decide di acquistare con un blitz nel bilancio comunale, e per una spesa pari a oltre 11 milioni di euro, la sede principale di Casapound Italia all’Esquilino, occupata da qualche anno. Siamo in presenza, se fosse confermato “l’investimento” da parte dell’assemblea consiliare che in questi giorni discute il bilancio, di una già vista ambiguità da parte di un Sindaco che favorisce i soliti noti a scapito degli interessi generali di una comunità”.

La replica del Pdl è affidata al Delegato del sindaco all’Emergenza Abitativa, Maurizio Berruti: "Abbiamo già avuto modo di precisare che la struttura in questione non verrà acquistata da Roma Capitale, ma rientrando nel piano di scambio patrimoniale con il Demanio viene permutata con altro patrimonio non più strategico per la città; le condizioni di queste occupazioni sono state recepite e disciplinate dalla delibera 206/ 2007, in piena epoca Veltroni". Parla di mistificazione della realtà Luca Gramazio, capogruppo del Pdl: "Ridurre la delibera di scambio patrimoniale tra Roma Capitale e Agenzia del Demanio a un regalo è l’ennesima conferma di come la sinistra sia lontana dai veri interessi della città. Ovviamente, è evidente a tutti il tentativo di alcuni esponenti di sinistra di mistificare la realtà".
 

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