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Risciò, Raggi replica i divieti: ordinanza estesa anche oltre Tevere

Ieri la firma che ripete gli atti "salva centro" del commissario Tronca. Per quanto riguarda i velocipedi lo stop è allargato anche all'area intorno a San Pietro

Insieme ai centurioni vietati anche i risciò. Nel pomeriggio di ieri la sindaca Raggi ha firmato anche l'ordinanza di stop ai velocipedi per turisti, tornati a parcheggiare al Colosseo e a sfrecciare per strade e vicoli del centro storico. 

Già, sono state sufficienti 24 ore dalla scadenza dei provvedimenti urgenti (e temporanei) firmati dal commissario Tronca lo scorso novembre perché intorno ai monumenti si ricreasse il solito pullulare di accalappia turisti abusivi. Da ieri il divieto rientra in vigore fino al 30 novembre 2016, per entrambe le categorie, gladiatori e risciò, con aree di applicazione ampliate rispetto all'ordinanza precedente. 

Fino a Nomentano, La Sapienza, Villa Borghese, Lungotevere per i finti "antichi romani", e oltre Tevere per i velocipedi. Quest'ultimi infatti non potranno circolare non soltanto nelle zone dei monumenti com piazza del Colosseo, Fori Imperiali, piazza di Spagna, Fontana di Trevi, piazza Navona, ma anche in tutto il perimetro che circonda San Pietro e Città del Vaticano. 

E dunque anche via Paolo VI, piazza San Uggizio, largo Porta Cavalleggeri, via Stazione Vaticana, viale Vaticano, via Leone IV, i bastioni di Michelangelo, vie e piazze ricomprese nel perimetro tra borgo Santo Spirito, largo Alicorni, piazza Pio XII, largo Colonnato, piazza della Città Leonina, via di Porta angelica, piazza Risorgimento, via Crescenzio, piazza Cavour, via Triboniano, lungotevere Castello, lungotevere Vaticano, via San Pio X. 

Anche nel caso dei risciò, come dei gladiatori, le sanzioni possono arrivare a 400 euro, sempre con sequestro dell'attrezzatura. 

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