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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Ordinanza Anti Rovistaggio, Fdi-An: "Ipocrita trovata grillina"

"Ultima ipocrita trovata grillina per ottenere liquidita' fittizia e aumentare il debito della Capitale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Il Sindaco di Roma Virginia Raggi annuncia una pioggia di multe che si abbatterà sui rovistatori di rifiuti, ovviamente impiegando gli agenti della Polizia Locale che in presenza di un atto dell'amministrazione saranno costretti ad elevare verbali. Considerato che la totalità dei rovistatori dei cassonetti sono Rom o sbandati che non hanno nulla da perdere vivendo spesso accampati nelle baraccopoli abusive lungo gli argini dei fiumi o nei tanti campi abusivi della città, è abbastanza facile prevedere che faranno coriandoli delle sanzioni amministrative. Dichiarano i dirigenti romani di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Francesco Filini e Federico Rocca. Inoltre non sarà possibile recapitare le notifiche e le eventuali cartelle esattoriali, essendo i rovistatori senza fissa dimora, salvo nei casi di chi dimora nei campi rom autorizzati, per cui l'agente della riscossione non potrà che dire al Comune di Roma che il credito non si può riscuotere. Quindi a cosa servono queste multe, oltre a fare demagogia spicciola e farci spendere soldi per impiegare personale per multe e notifiche varie? Non tutti sanno che la cassa delle amministrazioni locali si basa su un bilancio previsionale dove per l'appunto si prevede di avere delle entrate dalle varie attività amministrative, tra cui la riscossione di multe e tributi. Ad esempio, se in un anno la Polizia di Roma Capitale eleva multe per 10 milioni di €, quell'importo viene riportato nel Bilancio di Previsione e quei soldi, anche se non incassati, verranno subito spesi dall'Amministrazione grazie agli anticipi delle banche. Di volta in volta si creano quindi dei debiti con le banche che dovranno poi essere risanati (con i soliti interessi) dalle voci di bilancio previste. Nel caso dei rom che rovistano i rifiuti quindi, gli anticipi di cassa che gli istituti di credito faranno all'amministrazione non verranno mai restituiti, se non con l'aumento delle tasse degli onesti cittadini o con la svendita di proprietà pubbliche. Ecco quindi svelato l'artifizio, molto demagogico e deleterio, con cui i 5 Stelle pensano di far fronte ai problemi della Capitale. Basterebbe applicare le leggi vigenti, ossia, denunciare per furto chi sottrae i rifiuti dai cassonetti, poiché - concludono Filini e Rocca - quando un cittadino li getta nel cassonetto diventano di proprietà dell'amministrazione e quindi dell'AMA, pertanto, un'ordinanza anti rovistaggio, non avrebbe gli esiti sperati e comunque se venissero chiusi tutti i campi nomadi regolari e non, il problema si risolverebbe alla radice, a tal fine c'è una delibera d'iniziativa popolare che lo prevede ma i 5 stelle sembrano intenzionati a votare contro.

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