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Omicidio di Primavalle, Gualtieri: "Case popolari anche alle donne vittime di violenza"

Decine le note di stampa di cordoglio dal mondo della politica dopo l'uccisione brutale della 17enne Michelle Maria

"Nel 2024 faremo il nuovo bando per le case popolari e tra i criteri di fragilità, cioè tra le persone che hanno priorità per il diritto a un alloggio popolare, vogliamo mettere anche le donne che sono vittime di violenza". Così il sindaco Roberto Gualtieri davanti alla platea di Fenix, la festa dei giovani di Fratelli d'Italia dove il primo cittadino è stato invitato per un confronto. Una dichiarazione che arriva a poche ore dall'omicidio di Michelle Maria Causo, la 17enne brutalmente uccisa a Primavalle, accoltellata e abbandonata dentro il carrello di un supermercato. Sul fatto di sangue che ha scioccato la città, il primo cittadino ha lasciato un lungo commento sui social network, ammettendo di essere "profondamente sconvolto". 

"Ci stringiamo intorno a Primavalle"

"Una violenza inaudita che lascia sgomenti, l'ennesimo inaccettabile femminicidio" si legge nel post."Michelle, come raccontano amici e conoscenti era una ragazza allegra che amava la vita e lo studio, conosciuta da tutti nel quartiere. Non è giusto che le sia stata brutalmente strappata la vita. In questo momento di dolore, voglio esprimere il mio profondo cordoglio ai familiari, agli amici e a tutte le persone che le volevano bene". E ancora: "Tutta la nostra città è solidale e si stringe alla comunità di Primavalle davanti a questa tremenda e ingiusta morte che ha privato una giovane donna del suo futuro. Condanniamo fermamente la violenza di genere in tutte le sue forme. Dobbiamo tutti rafforzare l'impegno per contrastarla, prevenirla e per sostenere le donne che la subiscono".

Un omicidio che ha sconvolto l'intera città raccogliendo una valanga di commenti di cordoglio da parte della politica. "Sono scioccato dall'ennesimo femminicidio avvenuto nella Capitale. Il ritrovamento del corpo di una ragazza giovanissima, non ancora maggiorenne, nei pressi di un cassonetto a Primavalle, deve portare tutte le istituzioni a una profonda riflessione ma, soprattutto, a mettere in campo azioni immediate per contenere un fenomeno alla deriva" ha commentato il presidente della Regione Lazio. "In questo non devono esserci colori politici, ma si deve andare tutti nella stessa direzione. Gli strumenti devono essere molteplici: a partire da una cultura del rispetto delle donne veicolata nelle scuole, fino al supporto psicologico e al sostegno concreto per tutte le realtà che operano in favore delle vittime di violenza di genere. Apriremo in Regione, di concerto con l'Assessorato ai Servizi Sociali e a quello all'Istruzione, un tavolo urgente per approntare le misure necessarie ad affrontare questo fenomeno". 

"Non c'è limite all'orrore e allo strazio" commenta l'onorevole Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia. "La vittima, la sua età, le modalità dell'omicidio, il luogo del suo ritrovamento. Tutto fa male in questa terribile galleria di violenza nella quale abbiamo ritrovato la vita spezzata di Michelle Maria". "Un fatto che ci richiama all'urgenza di porre fine a questa violenza" dichiara il segretario del Pd Lazio Daniele Leodori. "Bisogna intervenire, farlo presto e con ogni mezzo, anche attraverso l'educazione, fondamentale per cambiare la mentalità e costruire una società in cui le donne siano rispettate e protette. Le mie più sincere condoglianze vanno alla famiglia di Michelle Maria e alla comunità di primavalle, profondamente colpita da questa tragica notizia".

"Una tragedia ha colpito il nostro territorio. Una tragedia inqualificabile che ci lascia sgomenti e che dimostra come la violenza di genere sia una piaga della nostra società" scrive Marco Della Porta, presidente del XIV municipio. "Serve un lavoro, soprattutto culturale e al fianco delle nuove generazioni, affinché non si debbano vivere mai più giornate come quella di ieri. Basta femminicidi". 

"Sono sempre più i casi di violenza contro le donne che coinvolgono giovani e giovanissimi. Un tema che istituzioni e politica non possono più evitare di affrontare perché la violenza contro le donne è legata a doppio filo con il modello culturale e sociale del nostro Paese. Insieme a misure di sostegno più forti per le donne vittime di violenza, serve un'educazione sentimentale e una formazione nelle scuole, sin dall'infanzia, per superare questa cultura patriarcale e misogina". Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.


 

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