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Oltraggio ai vigili: niente più scuse su youtube. Chi offende ora pagherà multe salate

Dopo le polemiche la sindaca Raggi decide di cancellare la possibilità di risolvere bonariamente i casi di oltraggio alla Polizia Locale

Se si offendono i vigili urbani di Roma e si viene denunciati non ci sarà più la possibilità della pena alternativa della pubblicazione delle scuse su youtube. L'annuncio è della sindaca Virginia Raggi al termine di una giornata segnata dalle polemiche per un articolo apparso su Repubblica che ha reso nota una prassi in vigore dal 2015 nella modalità 2.0, e dal 2011 in modalità differenti. Un passo indietro per capire di cosa stiamo parlando. 

Dal 2011 in caso di oltraggio nei confronti ad un appartenente alla Polizia Locale, e quindi anche nei confronti del Corpo stesso, si è stabilito che il colpevole potesse riparare il danno mediante la pubblicazione, sulle pagine di cronaca cittadina di un quotidiano di una lettera di scuse ad esso indirizzata, allo scopo di estinguere il reato.

Nel 2015 l'allora Comandante del Corpo pro tempore, dopo aver avuto parere favorevole dall'Avvocatura capitolina, ha adottato una nuova modalità per la riparazione del danno arrecato nei confronti del Corpo, prevedendo che l'interessato pubblicasse, per una durata non inferiore a due settimane, un video di scuse su una piattaforma social di condivisione video senza restrizioni per l'accesso e di ampia diffusione.

Si tratta di una possibilità nel corso del procedimento penale. Le due parti si accordano e, per evitare la multa, il colpevole sceglie di pubblicare le scuse su youtube, canale di fatto a costo zero rispetto ad un qualsiasi quotidiano. Lo stesso comando spiega: "È di tutta evidenza che la scelta, tra il processo e la riparazione del danno con la conseguente estinzione del reato di oltraggio, è del tutto libera e lasciata al diretto interessato. Ed è del tutto ovvio che non può essere l'imputato per il reato di oltraggio a scegliere la modalità di riparazione del danno da lui arrecato".

Insomma tutto lineare, almeno sino a ieri. Già, perché Repubblica ieri ha pubblicato un pezzo con uno dei video scusa. Immediata la reazione della politica con le opposizioni dem a parlare di "gogna" o di "video stile Isis". Tanto è bastato per attirare l'attenzione della sindaca che da prima ha chiesto informazioni al Comandante Diego Porta, per poi in serata uscire con una nota che di fatto cancella il metodo Clemente. 

"Rivedremo la prassi che obbliga alla pubblicazione di video-scuse ai vigili in caso di oltraggio", spiega la sindaca. "Interverremo su questa procedura che è stata voluta e applicata dalla precedente Amministrazione: tale prassi fu introdotta dall’ex comandante della Polizia Locale, Raffaele Clemente. Dopo una stretta interlocuzione  con la Polizia Locale, stamani, il Campidoglio ha concluso l’attività di ricognizione che ha ripercorso le tappe del procedimento. Intenzione di questa Amministrazione è lavorare a una revisione di questa pratica, introducendo criteri di ragionevolezza e proporzionalità".

Cosa accadrà ora? Se una persona oltraggia un agente della Polizia Locale oggi, come ieri, viene denunciato ed ovviamente sottoposto ad indagine prima e ad eventuale processo. Fino a ieri il Campidoglio prevedeva la possibilità di risolvere tutto, bonariamente, con le scuse on line. Da oggi non sarà più così. Chi offende dovrà pagare, come accade per gli altri corpi. Opinione pubblica contenta, così come i vigili. Stefano Giannini segretario romano del sindacato Sulpl: "L’alternativa a questo punto è il pagamento economico per evitare di arrivare ad una condanna di chi ha offeso l’istituzione. Grazie al faro acceso dalla politica e dai media potremo a questo punto dire che “gliela faremo pagare”?"
 

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