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Da Benigni a Barilla, 'big' in campo per Roma 2024. Raggi frena: "Non andremo a Rio"

La sindaca ha fatto sapere che Roma Capitale non avrà rappresentanti alle Olimpiadi di Rio. Malagò: "Non è un bene ma non si può avere tutto". Intanto per i Cinque Cerchi romani arrivano sponsor eccellenti

Dai campioni sportivi a quelle imprenditoriali del calibro di Armani e Barilla passando per quelle artistiche di fama internazionale, da Monica Bellucci a Ennio Morricone. Non sono bastate le 'eccellenze tricolore' messe in campo dal Comitato per Roma 2024 per far accendere la fiamma olimpica alla giunta di Virginia Raggi. Roma Capitale non sarà presente con suoi dirigenti alle Olimpiadi di Rio. Il motivo è sempre lo stesso: la capitale ha altre priorità. E la sindaca lo ha ripetuto anche ieri, a margine di una visita culturale alle scuderie del Quirinale. "Al momento credo che Roma abbia necessità che tutti i dipendenti siano qui e si dedichino a questa città che è stata abbandonata per troppo tempo. Saremo tutti qui a far rinascere questa bellissima città e direi che nessun dirigente andrà a Rio in occasione dei Giochi". Anche nelle linee programmatiche che approderanno in Aula Giulio Cesare la prossima settimana, del grande evento sportivo non c'è traccia. 

La linea è stata ribadita anche dal vicesindaco Daniele Frongia. "La disponibilità a eventuali modifiche al dossier olimpico? Questo da parte del Comitato. Dal nostro punto di vista, le emergenze della citta sono ben distanti dalla candidatura di Roma 2024. Confermiamo coerentemente la nostra posizione". Interpellato su un eventuale prossimo incontro con il Coni per discutere della candidatura, Frongia ha risposto: "Il Coni è un universo molto esteso con cui abbiamo dei progetti per quanto riguarda le periferie di Roma. Incontreremo alcuni rappresentanti per altre questioni, non per le Olimpiadi".

Giovanni Malagò, che nei giorni scorsi, dopo un incontro con Frongia, si era detto fiducioso, non ha nascosto il suo disappunto: "Sarei un falso se dicessi che è un bene (l'assenza di Roma Capitale a Rio, ndr). Ma se noi abbiamo le nostre criticità, altre candidature pure le hanno. Non si può avere tutto dalla vita, su questo andiamo senza fasciarci troppo la testa". La scadenza è prevista per il 7 ottobre, dopo le Olimpiadi ci incontreremo e faremo il punto della situazione" ha aggiunto. Anche ieri, alla conferenza di Italia-Nuova Zelanda, in programma sabato 12 novembre e che porterà allo stadio Olimpico presumibilmente almeno 60mila spettatori, nessun rappresentante dell'amministrazione era presente. La reazione di Malagò: "Una persona poteva venire ma non credo sia il caso di crearne un problema". 

Intanto il Comitato Promotore ha schierato una serie di 'eccellenze italiane'. Nell'elenco degli imprenditori figurano Andrea Agnelli, Nerio Alessandri, Alberica Antinori, Giorgio Armani, Guido Barilla, Alessandro Benetton, Giovanni Ferrero e Marco Tronchetti Provera. Tra gli artisti, Roberto Benigni, Andrea Bocelli, Monica Bellucci, Massimo Bottura, Ennio Morricone, Riccardo Muti, Laura Pausini, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore. "La Città Eterna deve essere giustamente ambiziosa, vanta una storia speciale e una vocazione sportiva che ha scritto pagine indelebili. Nessun traguardo le può essere precluso, questa è un'occasione straordinaria per valorizzare la tradizione consegnando alle nuove generazioni le chiavi per un futuro da protagonisti attraverso un progetto trasparente e low cost" si legge in una nota.

La risposta arriva dal deputato pentastellato Alessandro Di Battista: "Consiglio agli ''ambasciatori di Malagò un giro per le periferie distrutte dai partiti. Gli consiglio anche di vedere i conti di Atene 2004 o di Londra 2012" ha scritto su Facebook. "Se poi dovessero incontrare Montezemolo gli consiglio di chiedergli come é stato possibile una sforamento osceno delle spese su Italia '90". 

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