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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ama, Raggi: "Scoperta officina funzionante e chiusa". Ma la denuncia della Cgil risale a due anni fa

Intanto l'azienda paga 1,2 milioni di euro all'anno per l'affitto di un'altra officina

Un'officina per la riparazione dei mezzi Ama proprio al fianco di un'isola ecologica, quella di Ostia, funzionante ma chiusa ormai da tre anni e mezzo. E così, per riparare i 'camioncini' che trasportano la spazzatura romana, la municipalizzata capitolina è ricorsa all'affitto di uno spazio in via dei Romagnoli, per un costo annuo di 1,2 milioni di euro. La denuncia viene direttamente dalla sindaca Virginia Raggi che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato il video di un servizio realizzato da Fanpage Roma che riprende l'ispezione effettuata sul luogo dalla prima cittadina, accompagnata dall'assessora all'Ambiente, Pinuccia Montanari. 

"Abbiamo scoperto uno spreco ingiustificato, l’ennesimo che abbiamo denunciato in questi mesi. Si tratta di un vero e proprio schiaffo ai cittadini che venivano penalizzati con servizi ridotti e, indirettamente, con un aumento delle spese per l’Ama" ha scritto nel post. "La riapertura di questa officina permetterà ai mezzi di Ama di poter essere riparati rapidamente e senza andare, addirittura, presso officine private".

Non solo lo spreco. Come denunciato nel video, sia da Raggi sia da Montanari, anche le condizioni del luogo non sono ottimali: manca un ponte per le riparazioni, i pezzi di ricambio sono sparsi, spesso mancano. "Interverremo per recuperare gli sprechi di anni e anni. Ottimizzeremo un sistema tale per cui le necessità di aggiustare i mezzi saranno necessità a cui si corrisponderà in modo rapido" la promessa di Montanari. 

La 'scoperta', però, è oggetto di segnalazione da parte della Fp Cgil da tempo. "La nostra prima segnalazione all'allora responsabile della flotta risale a circa due anni fa" spiega a Romatoday Maurizio Biferali della Fp Cgil di Roma e Lazio. Il 21 marzo del 2016 venne diramata anche una nota: "Sembra illogico, eppure un'azienda come Ama consente che un'officina dotata di tutte le attrezzature, situata in un'area strategica, all'interno di un piazzale ampio, sia chiusa e inutilizzata" attaccava la nota.

"Di contro i lavoratori che vi operavano, sono stati spostati all'interno dell'autorimessa di via dei Romagnoli, in un'area fatiscente e certamente non idonea". E ancora: "Con il servizio Protenzione e Prevenzione, ci stiamo attivando affinché siano vagliate tutte le possibilità utili al ripristino dell'officina di piazza Bottero" concludeva la nota di un anno e mezzo fa. "Non abbiamo ottenuto risposta fino al marzo del 2017" spiega oggi Biferali. "Da allora sono stati effettuati vari sopralluoghi per capire come poteva essere riaperta tanto che in ottobre attendevamo l'ordine di servizio per farla ripartire". 

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