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Politica Garbatella / Piazza Giovanni da Verrazzano

Garbatella, sgomberati da Degage occupano simbolicamente la Casa della trasparenza

Gli ex occupanti dell'immobile di via Musa, sgomberato martedì scorso, sono entrati nei locali comunali di piazza San Giovanni da Verrazzano. All'interno hanno esposto lo striscione: "Sulla pelle dei precari, Parnasi ci fa gli affari"

La Casa della Trasparenza del Comune di Roma a Garbatella è stata occupata simbolicamente questa mattina da un gruppo di ex occupanti dello studentato Degage, sgomberato martedì mattina dalle forze dell'ordine. Proprio nei locali di piazza Giovanni da Verrazzano è esposto il plastico e il progetto del nuovo stadio della Roma e del quartiere annesso. Come denunciano gli attivisti "questo progetto verrà realizzato da Parsitalia, di proprietà dei palazzinari Parnasi, gli stessi che hanno beneficiato dell'alienazione degli stabili di proprietà della Provincia di Roma tramite la costruzione del nuovo grattacielo sede dell'ente che ormai non esiste più".

La palazzina di via Musa, occupata dal 6 aprile 2013 e abitata da 30 studenti universitari, sgomberata martedì scorso infatti era stata inserita dall'ormai ex provincia di Roma in un fondo immobiliare di Bnp Paribas insieme ad altri 12 immobili pubblici. Con il ricavato dell'alienazione l'ente dovrebbe finanziare la nuova sede all'Eur, quella finita più volte al centro delle polemiche, costruita da Parnasi. "Questa operazione non porta nessun beneficio alla città nè all'amministrazione pubblica visto che aliena alla collettività 13 stabili di pregio per ottenere una sede nuova per un ente scomparso, gli unici benefici sono per Bnp Paribas e Parnasi" denunciano in un volantino gli attivisti.

"Ma non è stato un colpo di fortuna isolato Bnp Paribas e Parnasi negli ultimi anni sono stati altrettanto fortunati costruendo la Città del sole, la nuova sede della Bnl a stazione Tiburtina, il complesso di appartamenti di lusso Domus Aventino, prima ancora possedendo i terreni su cui è sorta la centralità Eur Castellaccia e oggi attendono di incassare centinaia di milioni dalla costruzione del nuovo stadio della Roma e il quartiere annesso". Continuano: "Senza l'intervento provvidenziale della politica nessuna di queste operazioni avrebbe garantito tali profitti. Quando l'amministrazione di turno non è direttamente il committente di opere inutili è intervenuta concedendo cambi di destinazione d'uso o cedendo a prezzi irrisori terreni di sua proprietà". Il tutto "mentre la città è al collasso, i mezzi pubblici inservibili, il diritto alla casa calpestato da migliaia di sfratti esecutivi" concludono annunciando una manifestazione per venerdì 4 settembre a piazzale Tiburtino alle 18.

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