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Martedì, 23 Aprile 2024
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Eur, Fuksas smentisce Marino sulla Nuvola: "Non sarà mai pronta entro il 2015"

L'archistar, intervistato a riguardo, ha sferrato un duro attacco all'amministrazione e alla società Eur spa: "Non c'è un cronoprogramma, io sono fuori dal progetto"

Un attacco diretto. L'architetto Massimiliano Fuksas non ci sta a far parte dei ritardi biblici e delle difficoltà che stanno accompagnando la realizzazione del 'suo' palazzo dei congressi all'Eur, la Nuvola. “Dovete chiedere a Ignazio Marino” ha risposto ai giornalisti che a margine di un evento presso il Centro studi americani di Roma gli hanno chiesto conto dei tempi di realizzazione dell'opera. Scettico anche sul finanziamento che il Governo dovrebbe stanziare per completare i lavori pari a 100 milioni di euro. “Solo 100?” ha aggiunto con un sorriso. La vera stoccata però sta nella critica al cronoprogramma ipotizzato dall'amministrazione comunale e da Eur spa nei mesi scorsi durante un sopralluogo. “Il sindaco Ignazio Marino ha dichiarato che sarà pronta nel 2015, ma io non ne so nulla. Posso solo dire che così come stiamo oggi non credo proprio che sarà finita”.

Insomma l'archistar si tira indietro: “Io sono fuori dal progetto” dichiara. “Non c'è un cronoprogramma”. Il sindaco “non mi ha mai chiamato, hanno fatto una riunione in Campidoglio senza neanche avvisarmi e non mi hanno neanche invitato al sopralluogo. Nemmeno Gianni Alemanno fece una cosa del genere”. La Nuvola “ogni giorno viene visitata da decine e decine di turisti stranieri e non ci facciamo una bella figura”.

VIDEO - Tutte le immagini del cantiere

L'attacco però non è solo per l'amministrazione comunale. Fuksas ne ha anche per la società Eur spa: “L'amministratore delegato (di Eur spa, Gianluca Lo Presti, ex direttore generale di Bic Lazio e Sviluppo Lazio ndr) è uno che non se ne intende, è poco più di un commercialista, qui ci vogliono il sindaco e il Governo”. La società Eur “è piccola e questa opera vale il 40% del valore di tutta la società insieme”. Per l'architetto comunque i ritardi non sono dovuti alla mancanza di soldi: “La Nuvola costava 276 milioni 7 anni fa e 276 milioni costa ancora oggi". Il problema è  quello "tutto italiano della pubblica amministrazione, della burocrazia e della complessità di gestione da parte dell'impresa", che sta realizzando i lavori. "Non dimentichiamo che è la stessa impresa che ha fatto la Salerno-Reggio Calabria e che non ha una grande esperienza di edifici di questo genere”.

Nuvola di Fuksas, le foto del cantiere del Nuovo centro congressi

Del resto è tutto il progetto che era stato previsto per il quadrante al tempo dell'inizio dei lavori della Nuvola ad essere bloccato. Parte dei soldi per pagare il nuovo palazzo dei congressi sarebbero dovuti rientrare dalla vendita dell'albergo che sorge lì a fianco, la Lama. “Ha difficoltà ad essere venduto perchè si trova davanti a Beirut” ha commentato riferendosi agli edifici che ospitavano gli uffici del ministero delle Finanze che dovevano diventare delle case di lusso progettate da Renzo Piano, smontati della facciata esterna per poi essere abbandonate. “Sono state smontate e lasciate così. E' un peccato che vengano buttate giù io feci il progetto perchè c'erano le torri e venendo giù dalla Cristoforo Colombo si percepiva questa accumulazione urbana". Le torri "potrebbero essere riutilizzate come case, uffici se funziona è meglio per il progetto, cosa ci vuole a rifare delle facciate? E' una cosa elementare”. Fuksas non le manda a dire nemmeno alla cordata di imprenditori privati che avrebbero dovuto realizzare la trasformazione urbana. Il progetto “è saltato e sono arrivati una cordata di imprenditori come Marchini, Ligresti e Toti che non hanno voluto pagare 20 milioni di oneri concessori, si sono arresi e se ne sono andati”.

Dall'amministrazione capitolina arriva la risposa dell'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo che ribadisce l'intenzione di portare a termine il progetto. “Qualche settimana fa abbiamo approvato in giunta una delibera per il rilascio dei permessi a costruire, per riavviare il cantiere e completare l'opera potendo godere del nuovo finanziamento concesso dalla Stato” ha spiegato l'assessore che ha ricordato l'incontro effettuato a novembre dentro al cantiere.

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