rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Urbanistica, nasce un nuovo vincolo: "Tutelerà i quartieri, non solo i singoli edifici"

Lo ha presentato ieri il Sovrintendente Francesco Prosperetti

Un vincolo urbanistico 'a tutele crescenti' per "governare e non bloccare" le trasformazioni urbane, lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'identità culturale dei quartieri storici di Roma. Potrebbe già entrare in vigore dalla prossima estate, anche se per ora è una proposta che la Soprintendenza speciale della Capitale è pronta a presentare al Tavolo per la salvaguardia, istituito con il Campidoglio e la Regione Lazio, probabilmente già il prossimo 31 gennaio. 

Il nuovo vincolo è stato illustrato ieri mattina dal soprintendente Francesco Prosperetti in una conferenza stampa nella sede di via di San Michele, a Trastevere. La novità del vincolo, basato sugli articoli 138 e 139 del Codice dei Beni culturali, è che non punta a preservare particolari o singoli edifici o impianti decorativi ma un intero contesto urbano mirando a regolare le trasformazioni del territorio, come l'aumento delle cubature o l'abbattimento e ricostruzione compresi nello strumento di densificazione urbana previsto dalla nuova legislazione nazionale e regionale, senza perdere i caratteri identitari della città e del paesaggio urbano di aree storicizzate di Roma. 

A fare da iniziale 'zona campione' sarà il II Municipio della Capitale - che comprende, tra gli altri, lo storico quartiere Coppede' - che verrà sottoposto a una tutela di tipo paesaggistico sviluppata con gli altri enti che partecipano al tavolo, l'assessorato all'Urbanistica del Campidoglio, la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e la Regione Lazio. Il primo passo è stata la mappatura del Municipio: sono stati censiti tutti gli immobili e le aree vincolati come beni architettonici o paesaggistici, quelli possibili oggetti di vincolo, quelli inseriti nella Carta per la qualità del Prg e anche le tipologie edilizie che per caratteri storico-morfologici risultano avere un valore paesaggistico espressione della citta otto-novecentesca, come i villini di Roma. 

La Soprintendenza ha poi individuato gli elementi di criticità, cioè la progressiva perdita dei valori identitari, che hanno portato alla creazione di aree di attenzione dove la tutela vigente non è risultata sufficiente a garantire il mantenimento dei valori identitari del territorio. Per quanto riguarda i tempi, dopo la presentazione della proposta a fine gennaio partiranno i 90 giorni di pubblicazione sull'Albo pretorio di Roma Capitale; ci saranno poi, dopo i 90, altri 30 giorni per formulare osservazioni e, infine, 60 giorni per adottare il provvedimento da parte del CoRePaCu - la Commissione regionale per il Patrimonio culturale - previo parere della Regione e del Comitato tecnico scientifico. 

Oggi, ha spiegato Prosperetti, "presentiamo la proposta che la Soprintendenza speciale di Roma porterà al tavolo di collaborazione istituzionale con Regione e Comune e che individua nuovi criteri per la tutela paesaggistica. Da 40 anni, da quando la competenza è regionale, si è sempre rimpallata tra gli enti la possibilità di avere l'ultima parola, ma ora con la nuova normativa sui piani paesaggistici attraverso lo strumento della copianificazione si opera in maniera coordinata". Così, ha sottolineato il soprintendente, "proprio in questo spirito intendiamo redigere delle norme di tutela per non confliggere con la normativa sviluppata sul piano regionale e comunale, armonizzando le norme del Prg e del Piano paesaggistico con la normativa di vincolo". In quest'ambito, ha concluso Prosperetti, "ci auguriamo che il Comune, che recentemente ha rimesso in auge il Comitato per la qualità edilizia, chiarisca meglio la sua sfera di competenza".

La notizia è stata commentata dall'assessore all'Urbanistica di Roma, Luca Montuori: "Una proposta che mira alla definizione di un’armonizzazione degli strumenti a disposizione dei diversi enti coinvolti sul tema della tutela del territorio e che ha come obiettivo la qualità delle trasformazioni che derivano dalle norme del ‘Piano Casa’ e gli indirizzi per la migliore applicazione della Legge sulla Rigenerazione Urbana al fine di salvaguardare le morfologie dei tessuti della Capitale" si legge in una nota. "L’Amministrazione capitolina proseguirà nel percorso di collaborazione già avviato convinti che la salvaguardia del paesaggio urbano non significhi congelarne l’immagine impedendone la trasformazione ma garantire un sistema di regole unico e chiaro, favorendo sempre l’interesse pubblico".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Urbanistica, nasce un nuovo vincolo: "Tutelerà i quartieri, non solo i singoli edifici"

RomaToday è in caricamento