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Nuovo piano Pullman: “Prima dell'estate potremmo portarlo in giunta comunale”

L'annuncio è dell'assessore alla mobilità Sergio Marchi che spiega sulla mobilità della capitale spiega: "Il riassetto del Tpl è un’occasione da cogliere. E' necessario rivedere tutta la rete di superficie con il riassetto del trasporto pubblico locale"

Il sindaco Gianni Alemanno annuncia tempi brevi per il nuovo assetto delle aziende di trasporto pubblico locale. La prospettiva viene chiamata, in gergo, “spezzatino”. “Abbiamo fatto una riunione di tutti i vertici delle aziende del trasporto pubblico locale, ci siamo dati un timing molto serrato proprio per giungere al nuovo assetto nel giro di quest’anno: il 30 giugno dovrebbe essere la data che abbiamo di fronte”, ha spiegato Alemanno. I nuovi nomi ci sarebbero già. La nuova Agenzia unica per la mobilità capitolina potrebbe essere guidata da colui che, oggi, è il presidente di Atac: Massimo Tabacchiera. Amministratore delegato dell’azienda potrebbe essere Adalberto Bertucci (già Ad di Trambus), e il presidente potrebbe essere Pierluigi Borghini del Pdl.

Piano Pullman
L’assessore alla mobilità e ai trasporti del comune, Sergio Marchi, spiega i progetti in termini di mobilità. A partire dal piano pullman: “Vogliamo arrivare ad un piano pullman entro l’estate e lo faremo seguendo le direttrici dell’ecologia, delle regole e del rispetto. Il piano giubilare con i check-point è fallito. Ricordate le famose linee J? Sono scomparse dopo due anni”. Un’occasione da cogliere, per l’assessore, “perché è necessario anche rivedere tutta la rete di superficie con il riassetto del trasporto pubblico locale, confrontandoci con gli operatori”. Per i pullman si potrebbero anche “prevedere, se necessario, più stalli per sostare. Ma ci deve essere controllo su chi sosta fuori: non possiamo avere una giungla. Bisogna pensare anche ad un sistema di regole sulle tariffe e sugli accessi. Apriremo questo capitolo ai primi di giugno, e potremo portarlo prima dell’estate all’esame della giunta comunale”.  

Trambus Open
Un discorso nel quale si inserisce Trambus Open. L’azienda, società del Gruppo Trambus del Comune di Roma, nasce nel 2003 dall’incontro di Trambus S.p.A., che gestisce sul territorio romano i servizi di Trasporto Pubblico Locale, e Les Cars Rouges – società francese che gestisce servizi turistici con autobus scoperti. “Oggi ha il 60% di azioni di Trambus, e il 40 del socio privato, che ha anche un diritto di prelazione”, spiega Marchi. “Dobbiamo fare una scelta strategica, e riteniamo che si possa arrivare, concordando un percorso, ad un’apertura al mercato”, prosegue l’assessore. “Qualunque operazione dovrà garantire i livelli di occupazione esistenti: non ci potranno essere decrementi. Sono stati aperti due tavoli con le parti sociali e c’è un confronto anche con le commissioni competenti, ma la nostra intenzione è quella di andare avanti su un progetto di apertura al mercato. Bisogna prima stabilire i rapporti tra azionista privato e socio pubblico e poi eventualmente cedere la partecipazione, e mettere sul mercato la parte che riterremo di mettere”. Che non sarà necessariamente pari all’intero 60%, sottolinea.

Noleggio con conducente
NCC: si pensa a nuovi bandi? “Il numero di licenze romane è insufficiente”, afferma Sergio Marchi. “È chiaro che qualunque discorso sul nuovo bando è subordinato alla normativa sul settore. Noi possiamo solo, a livello amministrativo, applicare da un lato i principi della legge cornice e dall’altro la normativa regionale di riferimento. Avendo chiaro questo dato, vediamo se ci sono le condizioni per il bando”. Il comune ha facoltà di regolamentazione sui flussi di traffico e gli accessi, infatti. “Siamo al terzo livello amministrativo. Magari un domani, con Roma Capitale, avremo ulteriori competenze, ma ad oggi il quadro è questo”.

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