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Sanità, all'Ifo nuovo macchinario per diagnosi più selettive e meno invasive

La nuova apparecchiatura diagnostica fa fare un ulteriore salto di qualità per questa struttura di eccellenza che nei mesi scorsi ha ottenuto la massima certificazione europea di qualità per le cure oncologiche

Passi avanti nella lotta ai tumori. All'Ifo di Roma è infatti arrivata una nuova apparecchiatura al reparto di medicina nucleare. Il nuovo macchinario, unico nel Lazio e nel centro Italia, rende più semplice l'identificazione delle patologie tumorali con diagnosi più selettive e precoci e tra le altre cose garantisce anche un risparmio di studi diagnostici aggiuntivi.

Tanti i vantaggi: dalla maggiore accuratezza diagnostica alla riduzione del 30% dei tempi di attesa per gli esami scintigrafici, dalla minor dose di radiazioni per il paziente alla riduzione di esposizione anche per l'operatore, oltre che notevole semplificazione del lavoro.

Una tecnologia innovativa e all'avanguardia. In particolare il macchinario nasce dall'unione di una tecnica tomografica (Spect) in grado di ricostruire la distribuzione tridimensionale della radioattività all'interno di organi o tessuti del corpo umano e una tecnica di diagnostica per immagini (Tc) che genera, in un'unica sessione, un'immagine ibrida in grado di fornire informazioni morfologiche e funzionali delle patologie tumorali.

"In poco più di un anno questa è la terza visita all'Ifo", ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: "Si tratta di un nuovo macchinario che garantisce i fondamentali presupposti per una buona sanità. La migliore qualità delle analisi che si stanno svolgendo, un conseguente dimezzamento dei tempi importante per abbattere le liste d'attesa e riportare nel Lazio tanti pazienti che, purtroppo, per una devastazione del sistema erano costretti a emigrare e rivolgersi ad altre regioni per esami urgenti".

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