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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

Vigili, naufraga il piano Raggi: Di Maggio lascia il comando a fine mese. Al suo posto un generale dell'esercito?

Dal governo nessuna deroga per il secondo anno da pensionato a capo dei vigili. Ora per lo storico comandante, ormai in pensione, c'è l'ipotesi di guida della commissione per il Concorsone

Il piano A che naufraga. Il piano B, quello che nessuno in Campidoglio voleva prendere in considerazione, che si fa più concreto. Sullo sfondo la caccia al sostituto sulla poltrona di capo della Polizia Locale e i malumori per l'ipotesi che vuole Antonio Di Maggio a capo di una sorta di pool per la sicurezza. In Campidoglio c'è una grana che tutti speravano di evitare: a meno di un anno dalla scadenza del proprio mandato Virginia Raggi deve sostituire una delle poche figure che in questi anni ha convinto. Antonio Di Maggio, formalmente in pensione da un anno, dovrà a giorni lasciare la guida del comando di via della Consolazione, dove era rimasto in forza di una proroga di un anno e dell'accettazione di un incarico gratuito. 

Come raccontato da RomaToday un mese fa, la sindaca Raggi sperava in un'ulteriore proroga, concessa dal Governo per l'emergenza Coronavirus in atto. Un'idea che poggiava sull'evidenza dei numerosi incarichi dirigenziali in scadenza per motivi pensionistici in molti posti strategici dei ministeri. Era questo il piano suo e del suo staff: mantenere Di Maggio sulla poltrona per un altro anno e continuare con le azioni intraprese in questi anni. Il progetto però è fallito. Nessuna proroga è arrivata sinora e non arriverà: l'Esecutivo, impegnato con gli Stati Generali, punta ad uno svecchiamento dei ministeri e non pare minimamente sintonizzato sulle frequenze del Campidoglio. Così nelle stanze di Palazzo Senatorio ci si è rassegnati alla sostitutizione. 

I nomi in ballo sono due. In pole viene dato Paolo Gerometta, generale in prestito a Roma Capitale, molto stimato dalla sindaca e dal suo staff. Attualmente guida il dipartimento risorse umane, dove ha ben lavorato, chiudendo alcuni dossier delicati. C'è poi Stefano Napoli cresciuto nel corpo all'ombra di Di Maggio e ormai pronto a prenderne il posto. Attualmente è vice comandante e guida la parte più operativa del corpo, GSSU e SPE, gruppi al comando dei quali si è guadagnato la stima della sindaca. La sua nomina, secondo quanto raccolto da numerose fonti, sarebbe spinta anche dallo stesso Di Maggio.

Più sfumata l'ipotesi Carlo Buttarelli. Destinato alla pensione, l'ex comandante, dimessosi con l'arrivo di Ignazio Marino in Campidoglio, avrebbe però deciso di aspettare un altro anno. In alcuni settori del M5s il suo nome è quotato e c'è chi spinge per la sua nomina. Non esclusa la pista di un esterno: in Campidoglio gira, senza un nome preciso, l'ipotesi di un ex Questore.

Nella decisione potrebbe pesare il futuro destino di Antonio Di Maggio. Lo storico comadante è stimatissimo dall'amministrazione pentastallata che gli avrebbe proposto di continuare a lavorare con un incarico politico, in modo gratuito e senza ruoli apicali. La notizia, verificata da RomaToday, trova conferme da diverse fonti. Per non privarsi di Di Maggio circolano due ipotesi. La prima, resa nota anche da Il Messaggero ieri, è quella che vuole l'attuale comandante a capo di un pool per la sicurezza e il decoro. La seconda invece lo vede alla guida della commissione per l'ormai prossimo Concorsone.

Il pool della sicurezza ha però creato già ieri alcuni malumori. Più di un grillino vedrebbe il ruolo disegnato per Di Maggio in sovrapposizione alle funzioni esercitate da Marco Cardilli, delegato alla sicurezza. Inoltre, è il ragionamento di diversi pentastellati, sarebbe difficile conciliare l'autonomia del futuro comandante con un uomo forte come Di Maggio nell'ombra. Ecco quindi che l'ipotesi Concorsone si fa più forte e non viene esclusa: la presenza di Di Maggio garantirebbe un sigillo di legalità ad una procedura sulla quale Raggi e il suo cerchio magico puntano e non poco in vista della campagna elettorale. 

Alle due ipotesi è legata la decisione sul futuro comandante. Se Di Maggio salirà a capo del pool per la sicurezza (si sta cercando di lavorare a competenze e modalità che non vadano in alcun modo ad intaccare il ruolo di Cardilli, ndr), sarebbe difficile immaginare una convivenza con Gerometta. Più facile invece pensare a Stefano Napoli, attuale capo di Gssu e Spe. Al contrario il generale Gerometta tornerebbe in pole con Di Maggio alla guida del Concorsone. 

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