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Artisti di strada, il 'no' dei residenti alla proposta di Sel. Alfonsi prende tempo

Il I Municipio ha chiesto 20 giorni in più per l'approvazione della nuova proposta di regolamento avanzata da Sel. Associazione Abitanti Centro Storico: "Non siamo d'accordo"

"Non siamo assolutamente d'accordo e speriamo nel buon senso del sindaco Marino e della presidente Alfonsi". La nuova proposta di regolamento per gli artisti di strada non piace. E' inutile, una bocciatura totale quella dei residenti, o almeno di quelli del centro storico.

Altro che regole, "questa è una liberalizzazione tout court e il cuore di Roma non può certo trasformarsi in un circo equestre". A parlare è la presidente dell'Associazione Abitanti Centro Storico, Viviana Di Capua. Che, a quanto pare, si trovava d'accordo con il regolamento precedente. 

"Ci siamo ritrovati ob torto collo a collaborare a quelle norme, ci abbiamo messo del nostro. Era una delibera (la Gasperini, ndr) calibrata su esigenze degli abitanti e degli artisti e delle opportunità di espressione che la nostra città è in grado di offrire".

E sulla possibilità che le esibizioni di saltimbanchi e fachiri possano animare le piazze abbandonate al degrado 'da movida', la Di Capua è chiarissima: "Non vedo proprio come gli artisti di strada potrebbe arginare il degrado, possiamo tollerare delle manifestazioni saltuarie e programmate, ma non certo un rumore continuo di strumenti dalla mattina alla sera".

LA NUOVA PROPOSTA DI SEL - Multe meno salate, con un limite massimo che da 500 euro si dimezza e scende a 250. Niente più registro e sequestro degli strumenti. Orari più flessibili con esibizioni fino all'una di notte nei festivi e prefestivi e più spazi per gli spettacoli: 4 metri per 4 al posto dei 2 precedenti. Questa in estrema sintesi la proposta firmata Sel. 

Un tentativo, ha spiegato il consigliere Gianluca Peciola, "di trasformare Roma in una metropoli europea arricchendo l'offerta culturale della città". Premesso che la delibera Gasperini, quella dell'ex sindaco, "era inapplicabile e fatta veramente con i piedi". 

ALFONSI - E con i piedi, ma di piombo, ci va la presidente della City, decisa a prendere tempo per ascoltare le parti, artisti e residenti, e comunque convinta che la proposta così com'è vada adattata al centro storico.

Certo, il regolamento che c'era prima non andava, "altrimenti i vigili non avrebbero ricevuto decine e decine di chiamate dai cittadini esasperati e gli stessi artisti non avrebbero protestato". Quindi, qualcosa va rivisto.

"E' importante calibrare bene gli orari e individuare altrettanto bene le zone, è poi il registro". Che la proposta di Sel abolirebbe. Insomma, la questione merita certo attenzione e per il minisindaco la parola d'ordine è ancora una volta: "partecipazione".

"Abbiamo chiesto che venisse posticipata la scadenza di approvazione nei municipi (8 settembre, ndr) di 20 giorni, così da poterci consultare con le associazioni di residenti e con gli artisti di strada". 

GIUNTELLA - “Non c’è stata nessuna spaccatura all’interno della maggioranza del Municipio I” afferma Tommaso Giuntella, capogruppo Pd del parlamentino. “Si vuole solo dare un ulteriore spazio di discussione a un processo costruttivo che è solo all’inizio – continua - non si tratta infatti di un’ordinanza ma di una delibera".

Insomma, il messaggio è quello della presidente Alfonsi: "Si tratta di avviare un percorso che vedrà la partecipazione dei cittadini residenti e delle associazione degli artisti di strada, con lo scopo di tutelare la qualità della vita dei residenti e le istanze delle persone che vogliono produrre arte di qualità sul territorio. Un’idea di città che è mancata in questi anni. 

La precedente regolamentazione infatti non ha risolto nessun problema, mancando l’obiettivo di rendere il centro di Roma più vivibile, basta chiedere ai residenti che si lamentano ogni giorno per l’inquinamento acustico.

Questa delibera invece – conclude Giuntella - è l’occasione per combattere le forme di abusivismo, sfruttamento dei migranti e racket introducendo una regolamentazione nell’arte di strada che ci avvicina agli standard delle altre capitali europee”. Di altro avviso ovviamente l'opposizione. 

OPPOSIZIONE - "Francamente rimaniamo basiti rispetto alla scala di priorità che il centro sinistra capitolino fornisce per la tutela e la vivibilità del centro storico" dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia, Stefano Tozzi.

"Riteniamo infatti che la delibera attuale, che ricordiamo è stata il frutto di una stretta concertazione tra l'Amministrazione Alemanno ed il I Municipio, sia una buona ed equilibrata delibera sostenuta fortemente da tutte le associazioni dei residenti del Centro Storico". 

E ancora: "La soppressione di tale provvedimento con la nuova proposta di SEL rappresenterebbe un grave passo indietro rispetto alla vivibilità ed al decoro del centro storico. FDI è fortemente contraria a qualsiasi ipotesi di cambiamento dell'attuale delibera.

Riteniamo che tra le priorità del Centro Storico ci sia invece l'approvazione della delibera sui pittori a Piazza Navona per mettere mano alla grave situazione di racket dei finti artisti che vendono quadretti cinesi al posto di vere rappresentazioni artistiche".

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