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La Regione dice no al nucleare: la maggioranza Polverini si spacca

Nessuna delle due mozioni sul nucleare proposte da Francesco Pasquali (Pdl) viene approvata. La maggioranza si spacca e lo stesso Pasquali sembra prossimo all'addio. Approvata la mozione del Verde Bonelli: "No agli impianti per il nucleare"

A causa di un voto sul nucleare,  un 'no' netto all'insediamento di qualsiasi impianto sul territorio della Regione, la maggioranza di centrodestra in Regione Lazio si spacca, va sotto e perde pezzi: tutto nella stessa giornata. Logica conseguenza, l'opposizione esulta perché per la prima volta passa una sua mozione.

La spaccatura del  Pdl si materializza sulla mozione presentata dal giovane consigliere  Francesco Pasquali che vuole impegnare Polverini a dichiarare la disponibilità del Lazio ad accogliere il nucleare. Ma il Pdl è contrario. Il partito presenta allora un'altra mozione che contiene un più edulcorato impegno a varare un nuovo piano energetico strategico regionale che tenga conto “dei risultati più recenti sul nucleare pulito”. Ma ecco ancora un altro muro: l''Udc, l'Mpa e La Destra si astengono e a questo punto Pasquali, coordinatore nazionale dei giovani Pdl, con una mossa che preluderebbe alle dimissioni dal partito e al passaggio a Futuro e Libertà, si autosospende dal suo gruppo e si rende irreperibile tutto il giorno. Se il gesto fosse davvero compiuto, sarebbe estremamente significativo: in primis porterebbe a un'ulteriore scomposizione della coalizione di maggioranza e in più creerebbe un vuoto al vertice di Giovane Italia. Pasquali, già leader di Forza Italia giovani, è infatti oggi coordinatore nazionale del movimento, al fianco della presidente Giorgia Meloni.

Ma in realtà non finisce qui. Perché c'é una terza mozione, presentata dal Verde Bonelli e firmata da Pd, Sel, Fds e Lista Bonino-Pannella, che impegna la presidente a “dichiarare l'indisponibilità del territorio della Regione all'insediamento di impianti” per il nucleare, “a partire dal sito di Montalto di Castro dove il Governo prevede la realizzazione della nuova centrale termonucleare”.
E alla fine, sarà proprio questa mozione a passare, con l'astensione di Pd, Udc, Mpa e Antonio Paris e del gruppo Misto.
Chiara e netta la reazione della presidente Renata Polverini la quale ricorda come la decisione sul nucleare spetti al governo.  Aggiunge poi, che la mozione dell'opposizione approvata risponde al suo programma elettorale.  Per quanto concerne l'autosospensione di Pasquali, la Polverini ha dichiarato: “Non commento le indiscrezioni”.
Fatto sta, che le vicende politiche in questa giornata, hanno decisamente rubato la scena ad impianti e scorie nucleari.

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