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Multiservizi, lavoratori in sciopero manifestano in Campidoglio

"Chiediamo garanzie per il futuro" denunciano sindacati e lavoratori. In piazza per la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil di settore anche gli addetti della pulizia dei cimiteri: "O il licenziamento o lo stipendio dimezzato"

“Siamo preoccupati per il nostro posto di lavoro ma anche per quello dei servizi che forniamo da anni a questa città”. Lo sintetizza così una delle lavoratrici di Roma Multiservizi il motivo per cui ha deciso oggi di aderire allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. Una mobilitazione che ha coinvolto non solo i dipendenti dell'appalto del global service scolastico, alle prese ormai da circa un anno con un cambio di appalto che ha sollevato non poche proteste, ma tutti gli oltre 3500 dipendenti della società partecipata al 51% da Ama. 

Oltre allo sciopero per l'intera giornata, che ha arrecato non pochi disagi anche negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia della Capitale, qualche centinaio di lavoratori, pettorine dell'azienda e fischetti alla mano, si è recato in Campidoglio per protesta. Non sono mancati momenti di disagio al traffico quando un gruppo di dipendenti ha deciso di attraversare la strada lentamente e ripetutamente in fondo alla scalinata del Campidoglio, rallentando, se non proprio bloccando, la circolazione. 

VIDEO - Dipendente preoccupata: "A rischio lavoro e servizi"

Una situazione doppiamente delicata, quella della Roma Multiservizi, che vede da un lato la prossima scadenza dell'appalto del global service scolastico, che coinvolge circa 2 mila lavoratori, e dall'alto la cessione sul mercato privato del 51% di quote oggi nelle mani dell'Ama, previsto dal bilancio capitolino e dal Salva Roma. Sindacati e lavoratori chiedono chiarezza. “Siamo fortemente preoccupati per il futuro occupazionale di questi lavoratori” spiega Carlo Costantino della Fisascat Cisl. “Le gare di appalto effettuate dal Comune di Roma non prevedono l'inserimento delle clausole sociali e accettano offerte fortemente al ribasso da parte di aziende che poi questi risparmi, approffittando anche del jobs act e del libero mercato, li fanno pagare ai lavoratori” ha concluso.

VIDEO - Cgil: "Mancano certezze occupazionali"

“Stiamo provando da un anno a chiedere risposte chiare sul destino dei 3800 lavoratori della Roma Multiservizi” denuncia Concetta Di Francesco, segretaria della Filcams Cgil.  “Abbiamo motivo di essere preoccupati perché i segnali arrivati fino ad oggi non vanno nella direzione giusta. A luglio scadrà la proroga dell'appalto del settore scolastico e non sappiamo se ci sarà una soluzione che garantisca la tutela del servizio e dell'occupazione” continua. “Continuare a privilegiare le gare al massimo ribasso significa non garantire né la qualità dei servizi né quella occupazionale. Un esempio è rappresentato dall'appalto della pulizia dei cimiteri” che Multiservizi ha perso. 

VIDEO - Cisl: "Ridotti i diritti dei lavoratori"

In prima fila in piazza infatti i 76 lavoratori dell'appalto per la pulizia dei cimiteri che, “di fronte a un cambio di appalto effettuato con un ribasso del 50% rischiano di perdere il lavoro o di essere assunti con un taglio del 50% del salario” denuncia Eugenio Stanziale della Cgil Lazio. Tiziana, una delle dipendenti che si sente “praticamente ormai licenziata” racconta: “I nostri stipendi sono già al limite della sopravvivenza. Io con un contratto di 40 ore a settimana percepisco circa mille euro al mese ma per esempio chi ne fa 30 ne prende 760”. continua: “Per essere riassunti ci hanno proposto contratti con tagli del 20% e questo significa che i nostri salari diventano da fame”. Tiziana, insieme ad altre venti persone ha fatto ricorso: “Vogliamo essere reintegrati, e non riassunti come invece tentano di fare per poter usufruire del jobs act, e alle stesse condizioni di prima”. 

VIDEO - La protesta 'rallenta' il traffico

Mentre era in corso la protesta in Campidoglio, in Aula si è sollevata la polemica dei consiglieri di opposizione: “Come documentato anche dalle nostre foto, mentre in Assemblea Capitolina ci sono 4 gatti, ovvero 16 consiglieri, sulle scalinate del Campidoglio viene impedito ad una folla di cittadini di accedere e partecipare alla seduta odierna del Consiglio” hanno affermato in una nota congiunta, gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Lavinia Mennuni consigliere capitolino. “Ricordiamo che le sedute di Consiglio sono pubbliche e tale atteggiamento antidemocratico e' lesivo nei confronti dei romani e viola il regolamento d'Aula".

Multiservizi, sciopero e protesta in Campidoglio

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