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Protesta dei movimenti in via Ripetta: la polizia li sgombera

Gli attivisti, seduti a terra per protesta, sono stati allontanati con la forza

"La nostra colpa è la povertà". Con questo striscione oggi pomeriggio i senza casa del Movimento per il diritto all'abitare sono tornati a far sentire la propria voce nel cuore della città. Dopo lo sgombero del presidio di piazza Madonna di Loreto, oggi era stata lanciata un'assemblea pubblica, preannunciata con una nota stampa, in via di Ripetta, all'angolo con via Canova, per "un’azione dimostrativa presso uno degli edifici sottratti alla mafia" proprio nella rinomata via del Tridente. Al grido di "case subito" hanno bloccato la strada. Sul posto la polizia in tenuta antisommossa e alcuni blindati. 

Non sono mancati momenti di tensione. Al termine dell'assemblea i manifestanti, tra cui molte donne, hanno chiesto di potersi muovere tutti insieme in corteo. "Allora ci siamo seduti in strada ma siamo stati sollevati con la forza dagli agenti in tenuta antisommossa e respinti" racconta un'attivista. "Sono piena di lividi, sono volati calci e pugni" racconta. Poi sono stati fatti andare verso Piazza del Popolo. All'inizio della mobilitazione era anche stata posizionata una tenda: "Per strada ci avete messo e per strada rimaniamo" la denuncia. "Non possiamo sparire". 

"L’urgenza di usare gli stabili vuoti non può essere ancora rinviata" si legge nella nota diffusa in mattinata. "Anche la scarsa disponibilità dell’amministrazione comunale ad affrontare con la dovuta serietà le richieste fatte dal movimento per il diritto all’abitare, dalle associazioni e dagli stessi rifugiati, non sta facendo fare passi avanti alla situazione" continua. "Il voler insistere sul circuito dell’accoglienza quando la necessità rappresentata è quella di avere un alloggio, di non accettare la separazione dei nuclei familiari e di non ripetere un percorso già fallito, sta assumendo toni paradossali". Poi conclude: "Indicare a parole, come si fa da tempo, caserme, stabili sottratti alla criminalità e alloggi sfitti, senza mettere in campo un percorso serio non dettato dall’emergenza e sostenuto dalle risorse stanziate dalla Regione Lazio, sta diventando inquietante e privo di una reale volontà verso soluzioni definitive". 

La Questura ha fatto sapere di aver allontanato "verso piazza del Popolo i manifestanti che avevano iniziato una manifestazione a via di Ripetta con l’intento di occupare lo stabile attualmente  vuoto ma che in passato ospitava l’ospedale S. Giacomo. Due dei promotori sono stati accompagnati presso il commissariato dove viene valutata la loro posizione". Gli altri manifestanti, scrive ancora la Questura, "sono stati tutti identificati e saranno denunciati per manifestazione non autorizzata e contravvenzionati, per 2.500 euro, per blocco stradale".

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